Abbiamo lasciato il 2013 navigando su fiumi di Brunello di Montalcino, a cavallo di maleodoranti pecorini toscani, per inciampare vicino a una cascata a mezza notte e riprenderci alla sveglia, lenta, calda e sorridente per dire buongiorno al 2014.... Quest'ingresso nell'anno nuovo l'abbiamo fatto a braccetto con Pinocchio e così il primo dell'anno siamo andati al parco di Collodi, dove ci siamo lasciati sorprendere dai carrozzoni, dalla barba di mangia fuoco, dalla taverna del gambero rosso, dalle alte gambe dei gendarmi, dall'enorme balena che starnutisce... insomma siamo saltati a piè pari nella favola e ne siamo usciti carchi di meraviglie! Perché il parco di Pinocchio (qui) è un parco pre-moderno, nulla di tecnologico, sculture in ferro e brutalismi di cemento datati che introducono alla storia e accompagnano un racconto collettivo... un posto magico!Detto fra noi, a me Pinocchio non è mai stato tanto simpatico, anche se nel tempo ho riletto il libro varie volte e ogni volta ho scoperto strati e significati sempre diversi! E' ricco... questo è poco ma è certo: Pinocchio è un libro ricchissimo!
Io ci sono affezionata, e anche i miei bambini, credo.E' una storia antica che si presta a mille letture. Cecilia ne è affascinata, anche se spesso si protegge le orecchie per non sentire le parti che le fanno paura (che sono tante!). Ride del grillo parlante e piange quando muore, ha paura di Mangia fuoco ma poi dice: è buono, solo che sembra cattivo...a me sta simpatico! Leone teme che gli cresca il naso e ultimamente lo misura di continuo: perché il mio amato ama dire le bugie, le più belle, quelle più inutili!
Che nessuno sia un burattino! Ma che le bugie, quelle si...ogni tanto ben vengano!