Pinturicchio alonso

Se ci fosse Gianni Agnelli avrebbe trovato un altro Pinturicchio. Questa volta nei motori, il suo pane. Alonso è stato veramente straordinario più di un artista, non ci sono aggettivi per confermare che il pilota spagnolo è certamente il più completo nel range mondiale. Inoltre ha messo una seria ipoteca sul titolo mondiale di quest’anno. Domenicali può tirare un bel sospiro di sollievo e così anche Montezemolo per la diatriba sempre presente per i grandi finanziamenti nel settore, diatriba nata corretta e vissuta con Marchionne, il capo assoluto del mondo Fiat. Ma sul podio c’è anche Michael Schumacher, una sorpresa che Sto arrivando! Di adrenalina: il suo ritorno non gli aveva mai permesso il podio.
Alonso è quasi commosso: “’E’ difficile esprimere con le parole quello che sento ora, vincere a casa è qualche cosa di speciale. C’ero riuscito con la Renault a Barcellona, ma con la Ferrari è qualche cosa di speciale. E’ la più bella vittoria che io abbia mai avuto, nessuna può rivaleggiare con questa dal punto di vista delle emozioni”. Poi ammette: “Ho avuto anche fortuna”.
Massa all’inferno. Non esce dal tunnel Felipe Massa. La Ferrari del brasiliano rientra ai box per una foratura dopo un contatto con Kobayashi e chiude sedicesima. Peccato, perché anche Felipe stava disputando una gara in rimonta e a un certo punto era riuscito a risalire fino alla settima posizione.
Podio al terzo scalino con giallo per Schumi: Michael è stato chiamato a spiegare il presunto utilizzo dell’ala mobile in regime di bandiere gialle, quando avrebbe dovuto rallentare. Rischiava di essere sanzionato e poteva pure perdere il podio, ma la Fia ha deciso di non procedere a nessuna azione nei suoi confronti: i commissari hanno valutato che Schumacher, dopo non aver visto la prima bandiera gialla, ha vistosamente rallentato la sua Mercedes vedendo quella successiva.
Il campionato ha già un leader concreto anche perchè la Ferrari nelle mani di Alonso è affidabile.
Pierumberto Angeli