CRONACHE DALLA REPUBBLICA DELLE FIABE
PIOGGIA, CAPITANI E SIRENE
A volte nella Repubblica delle Fiabe piove. Ma piove tanto.
Piove che sembra che sulla cima dell’Olimpo, Pollon stia facendo i gavettoni anche se è novembre.
Piove che la tana del Bianconiglio si è allagata ed è venuto a galla tutto quel mobilio kitsch decorato a carote.
Piove che trovi Capitan Findus e il suo mozzo Sampei che pescano il merluzzo fresco proprio fuori il tuo balcone. E anzi, se gli porti una tazza di latte e nesquik saresti pure gentile!
Piove che l’avevano annunciato e ognuno dei tre porcellini ha costruito una barca.
Il primo porcellino l’ha fatta di paglia e ora il suo cadavere galleggia gonfio giù in piazza. Capitan Findus lo pescherà, lo impanerà e lo venderà nel reparto surgelati ai single di tutta Italia.
Il secondo porcellino l’ha fatta di legno e ora naviga felice verso Portofino con due porcelline a bordo.
Il terzo porcellino l’ha fatta di mattoni e ora si trova in fondo al mar, dove la sirenetta si strafogherà di pane e mortadella per almeno due mesi.
Nel frattempo continua a piovere.
Piove che avevi sempre desiderato una casa con vista mare.
Piove che a breve dovrai montare un timone sulla testata del letto.
Piove che sabato dovevamo andare a ballare e invece ci faremo una bella Maratonda col Capitan Libeccio:
“Giro tondo, sempre in tondo, asciugati anche tu..
Niente è più seccante di una corsa in su e in giù..
Mara-maratonda testa in basso gambe in su..
Non c’è stato inizio e non ci fermeremo più”
Piove che hanno chiuso le scuole, e te che sei andato a scuola per circa quindici lunghissimi anni, un colpo di culo del genere non l’hai mai avuto.
Certo che i bimbi di oggi hanno proprio tutte le fortune: internet per vedere la propria maestra nuda, Studio Aperto per vedere la propria maestra nuda, gli smartphone, i social network, i genitori in cassa integrazione, le consolle di nuova generazione, e ora anche le scuole chiuse per il mal tempo.
Però non hanno mai visto una puntata di BimBumBam, poracci!
E a proposito di BimBumBam, piove che Uan si è bagnato il pelo e abbiamo scoperto che in realtà e magro e ossuto da far schifo, tipo pechinese.
Piove che i puffi se li è portati via la piena del fiume, ma le loro casette a fungo stasera ce le facciamo con le tagliatelle.
Piove che il fiume, oltre al villaggio dei puffi, ha spazzato via anche la storica diga dei castori, e quando Papà Castoro l’ha saputo gli è venuto un colpo apoplettico e la prossima storia ve la racconterà dal reparto di terapia intensiva.
Piove che Lady Oscar ha annullato l’appuntamento dal parrucchiere per farsi il colore nonostante avesse appuntamento col Conte di Fersen, che invece ha già comprato i preservativi di pura seta.
Insomma piove un casino da giorni.
Ma a me piace la pioggia: mi piace il suo odore, mi piace l’atmosfera che crea, mi piace quel senso di rifugio caldo e sicuro che dà alle nostre case. E mi piace soprattutto il rumore che fa, quello scrosciare costante che ti fa venire voglia di far pipì.
Beh io vado in bagno. Voi, mi raccomando, restate in casa che c’è allerta meteo, che poi se uscite finisce che annegate e o vi mangia la sirenetta o vi mangio io, che con i miei soldi al Capitan Findus gli ho pagato la casa in montagna.
Ciao bambini ciao.
Di Marco Improta.