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Pioggia, scooter e parolacce a Bangkok

Creato il 09 settembre 2013 da Italianoabangkok @BeingAndrea
  • Pioggia, scooter e parolacce a Bangkok

    Quanti scooter pensi che circolino a Bangkok? E di questi, quanti credi che abbiano un conducente italiano? Di sicuro un vaffanculo detto a Bangkok smentisce tutte le regole matematiche sul calcolo delle probabilità.

    Ma veniamo ai fatti e mettiamo le cose in ordine.

    Il dato più impressionante sono i circa 12 milioni di abitanti che conta la capitale tailandese e i quasi 200 mila scooter che vi circolano. Non ho dati sul numero di italiani che vivono qui ma di certo non siamo tantissimi.

    Metti un sabato mattina in cui hai fretta e sei in ritardo. Stai certo che inizierà a piovere nel preciso istante in cui metti il naso fuori dal portone di casa, ovviamente senza che tu abbia preso l’ombrello. Torni indietro consapevole che l’ombrello sarà comunque inutile e che più passa il tempo e minori saranno le probabilità di trovare un taxi libero.

    A tutte le condizioni di cui sopra aggiungi un insolito traffico intenso per un sabato mattina e la costante di scooter e macchine che si intersecano scambiando le corsie di marcia senza dare il minimo preavviso.

    A questo punto lo vedi arrivare, ha la sua lucina rossa con scritto ว่าง(wang, ovvero libero/disponibile). Senza un secondo d’esitazione ti metti a sbracciare perché si fermi…non puoi fartelo sfuggire visto che sono più di 10 minuti che non ne passa uno libero.

    Il tassista ti ha visto, mette la freccia e cambia corsia.

    Elencate le variabili e le condizioni ecco che diversi scooter, probabilmente timorosi che l’asfalto bagnato possa fargli perdere il controllo del 2 ruote se dovessero tentare la frenata o il cambio di corsia, iniziano a strombettare. Tu sei con il piede già giù dal marciapiede pronto ad aprire lo sportello del taxi e dire la tua destinazione (e qui si apre il capitolo delle probabilità esistenti che il conducente del taxi non capisca dove deve portarti, ecc, ecc). A me parte un “eeeeeeeehhhhhhh" mentre a te (che nello specifico non sei manco italiano ma quando devi imprecare ti riesce meglio nella mia lingua) esce di cuore un "eeee vaffanculo”!

    Ecco che, manco ti trovassi in Piazza Venezia a Roma, uno dei baldi motociclisti si gira e ti risponde in italiano usando epifrasi poco costruttive ma che rendono bene l’idea della concitazione del momento!

    A questo punto non ti resta che salire su quel taxi e riderci su, consapevole che quello che hai mandato a vaffanculo sia fra l’altro uno dei 4 italiani che conosci in tutta la Thailandia!

    Sai cos’è il suicidio? L’estremo vaffanculo di chi vuole avere sempre l’ultima parola.
    Patricia Cornwell

    Posted 6 hours ago

    Tags: Bangkok, muoversi, trasporto, mezzi di trasporto,


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