Ieri temporale ( e siamo usciti dal ristorante che diluviava, arrivando a casa bagnati fradici).
Oggi pure piove…finalmente, dopo tanto caldo ci voleva proprio.
Ed allora mi è venuta in mente “Cantando sotto la pioggia”, un film che amo particolarmente, perché sono appassionata di commedie musicali. Questa pellicola però mi ricorda anche altre cose perché l’ho vista a Firenze con mio marito (che allora lavorava là) nel lontano 1979, poco prima di sposarci. Prima di accomodarci in sala, una focaccia (schiacciata all’olio, croccante e fragrante) da Pugi: la ricordo ancora tanto era buona, anche se per il nome, che avevo dimenticato, ho dovuto chiedere al consorte; poi all’uscita gelato da Vivoli (questo invece lo ricordo benissimo, anche per via dell’indirizzo stranissimo: via Isola delle Stinche) in un gusto che non ho più trovato in giro: al riso! Comunque, ritornando al discorso di prima, che fare se piove a dirotto? Ed allora, via con la cucina, approfittando del fresco, così ho preparato tre grosse teglie più una più piccolina di melanzane alla parmigiana da surgelare (e far contento mio figlio, sua moglie e mia nipote appena verranno nuovamente a trovarci).
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