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Piove sempre sul Bagnasco

Creato il 13 febbraio 2016 da Figliedellaserva @figliedelaserva

Piove sempre sul Bagnasco

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Ci risiamo. Noi Figlie della Serva, che purtroppo siamo antiche, eravamo rimaste ai religiosi che invocavano l'Altissimo, oggi invece invocano il voto segreto.
Il Cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana (la stessa che quando Bergoglio è stato eletto pontefice, ha fatto i complimenti al Cardinale Scola per... essere stato eletto pontefice), si augura che il dibattito in Parlamento sulle Unioni Civili e nelle varie sedi istituzionali sia largamente democratico, ma Angelo, scherzi? Cosa non può essere democratico quando è promosso da un governo che sta lì da due anni senza essere mai stato eletto? Sono scaramucce dialettiche, naturalmente. Angelo invece è peggio di Arnold (che dio lo abbia in gloria), una ne pensa e cento ne fa. Infatti non soddisfatto di essere il promotore di tutte le modifiche al ribasso introdotte nel ddl Cirinnà, si augura che ci sia una votazione a scrutinio segreto sulle unioni civili.
Ma questo non deve indignare, no, è una grande dimostrazione di coerenza. Perché Angelo è da sempre un patito della privacy, da quando superò l'immenso Ruini (era il 2014) dicendo che gli abusi sessuali non vanno denunciati per rispetto della privacy delle vittime. Quindi lui ci ha proprio un po' la fissa delle cose segrete, della massoneria e via dicendo. Non gli toccate la privacy che si incazza come Antonio Zequila quando Pappalardo gli ha insultato la madre a Domenica IN (per i nostalgici: potete clikkare qui).
Va detto che le uscite di Angelo Bagnasco, praticamente il Saviano della CEI, rimangono sempre un po' impresse e non solo per la sua  somiglianza con Randall Boggs di Monsters and Co., ma proprio (e inspiegabilmente) per i contenuti, che ti lasciano stordito e incredulo come se ti avesse colpito lo Spirito Santo in piena fronte di lunedì alle sei del mattino.
Quando stava a Genova ed era ancora monsignore paragonò i gay ai pedofili, poi prospettò la possibilità di una trattativa Chiesa-ISIS, poi la sua curia ha vietato la veglia di preghiera per le vittime dell'omofobia. Infine (a raggiera come i calci in culo delle giostre) dice no a matrimoni e adozioni gay, utero in affitto, divorzio breve, vino in lattina e assorbenti ecologici, ma soprattutto si esprime come un autore neomelodico quando sostiene che "il gender è uno sbaglio della mente" (ad onor del vero questo lo ha detto anche il simpaticissimo e umilissimo Papa Francesco, che dà gli scappellotti ai bambini e poi se ne esce con queste vergate niente male).
Infine, Bagnasco a tuttotondo, ha rispolverato il sacro motto passepartout in cui "i problemi dell'Italia sono altri". Ma se i problemi sono altri perché organizzare il Family Day con tutto questo dispendio di forze? Angelo, ti sei messo persino a telefonare a  Kiko Arguello, che non è il frontman dei Manu Chao, ma il fondatore del Cammino Neocatecumenale e lo stesso che al Family Day del 2015 disse che il femminicidio è imputabile alle mogli che non amano più il marito (quanta tenerezza e modernità in queste parole). Ma ti sembrava il caso? Non è che puoi gestire il Family Day come se fosse un evento di Facebook e invitare chi ti pare a sostenerlo, abbi pazienza, non è mica l'attico di Bertone in cui far entrare cani e porci.
Oltre alla pedofilia che colpisce i preti in modo così trasversale, anche le cazzate mo' vi colpiscono allo stesso modo? Dal prete di campagna povero in canna al prelato prezzolato che ricopre un ruolo importante a livello internazionale. Capisco che da sempre il Vaticano è il Governo-Ombra del Bel Paese, ma non è che uno si può svegliare la mattina e dire la prima cazzata a cui pensa. Cioè, almeno aspetta la prima preghiera del mattino…
Figlie della Serva ©

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