Come sapete diversi consiglieri regionali del partito democratico sono chiamati dalla magistratura a dare spiegazioni su spese fatte utilizzando i soldi dei rimborsi elettorali del gruppo regionale del PD in Lombardia.
Anche Pippo è stato coinvolto in questa verifica e ne ha dato subito comunicazione.
Oggi ci informa sulle sue presunte spese pazze.
Ringrazio Siro Campi per le parole che meglio commentano questa vicenda:
“Fa molto bene secondo me a giocare d’attacco, perché su questa vicenda c’è in gioco più di una verifica di spese.
Lega e PDL sono stati scoperti spendere migliaia di euro per interessi loro (c’è chi ha pagato un matrimonio con fondi regionali) e comprare voti dall’ndrangheta. Oggi tentano di sfruttare l’invito a comparire inviato a Pippo Civati ed altri per spingere l’idea che “sono tutti uguali”.
Dobbiamo reagire con forza a questo tentativo, dicendo chiaro che un invito a comparire è cosa ben diversa da un avviso di garanzia, da un rinvio a giudizio o da una condanna.
Dobbiamo reagire con forza a questo tentativo di mettere sullo stesso piano il fatto di aver pagato il matrimonio alla figlia con soldi pubblici e il fatto di aver comprato materiale da ufficio da usare in Regione.
Ma, soprattutto, dobbiamo reagire con forza a questo tentativo di far vergognare di sé chi è convocato dai giudici per dare una spiegazione (che poi chiarirà tutto), perché se mettiamo alla gogna chi sa ancora vergognarsi senza che abbia fatto nulla, poi a occuparsi di politica resterà solo chi non ha vergogna di nulla. Se continuiamo a trattare tutti quelli che fanno politica da delinquenti, lentamente resteranno davvero solo i delinquenti a far politica”.