Laureato in legge,.Dopo la laurea ed il sevizio militare si è occupato di sindacato a tempo pieno a livello provinciale prima (Ragusa e Palermo) e regionale poi.
Sulla soglia dei 40 anni ha attraversato una grave crisi di identità ed ha sentito la necessità di ricercare le sue radici e dopo cinque anni trascorsi negli archivi di mezza Italia ha raccolto materiale per scrivere il suo primo libro di storia.
“Lo sviluppo incompiuto. Storia di un comune rurale della Sicilia occidentale,Palermo 1596-\1970″.
Da quel momento il gusto per la ricerca si è impadronito di lui facendogli scrivere diversi libri, un manuale di agriturismo, dei saggi di natura etnoantropologico, e due romanzi storici, di cui uno (Memoriale di un vecchio portabandiera) ispirato alla vicenda di un suo bisnonno dell’epoca risorgimentale già condannato a morte (con la pena commutata a 18 anni di ferri) e poi ufficiale garibaldino.
L’ultimo libro (Il miraggio della terra nella Sicilia post-risorgimentale) è la continuazione di “Il miraggio della terra. Risorgimento e masse contadine in Sicilia 1767-1860″. E sta scrivendo anche “Il miraggio della terra in Sicilia. Dalla belle époque al tramonto della civiltà contadina, 1895 1965″. I motivi ispiratori della ricerca dell’ultimo decennio ruotano attorno alla convinzione che il motore della storia d’Italia (e forse anche di quella universale) sia stata la questione agraria.
Quale e’ l’autore del passato che più l’ha coinvolto nella lettura e studio?
L’autore del passato che ha lasciato i segni più importanti nella mia formazione è stato Sciascia. Lo storico preferito è Fernand Brudel.
Pippo Oddo e’ certamente uno storico ,uno scrittore,un divulgatore storico, un altro esempio di uomo degno siculo che cerca di imprimere cultura alle giovani menti e non solo.
Chiara Fici