Il complesso di piramidi scoperte grazie
a Google Earth
Il primo sito, localizzato vicino l'oasi di Fayoum, presenta una piramide a quattro lati di circa 45 metri di lunghezza ed altre tre piramidi disposte lungo un'asse diagonale, allineate proprio come le piramidi di Giza. Il secondo sito si trova a circa 150 chilometri dal primo, lungo il Nilo, a 20 chilometri dalla città di Abu Sidhum. Qui sono presenti quattro tumuli allineati e una piramide triangolare più grande, di circa 190 metri di larghezza. Se questi dati e, soprattutto, queste misure saranno confermate, si tratterebbe di una piramide tre volte più grande della Piramide di Cheope. In entrambi i siti la cima delle piramidi più grandi sembra essere stata erosa dal tempo. Il secondo raggruppamento di tumuli si trova a poca distanza dalla città di Dimai. Il colore dei tumuli è scuro e simile, nella composizione, al materiale delle mura in mattoni e pietra di Dimai.
Dimai è stata fondata nel III secolo a.C. dal faraone Tolomeo II Filadelfo (309-246 a.C.) sul luogo di un precedente insediamento neolitico. Conosciuta anche come Dimeh al-Siba (Dimeh dei Leoni), la città è circondata da un muro di mattoni che si estende fino a 32 metri di altezza per 16 di spessore e reca al centro un tempio in pietra con la statua dedicata a Soknopaios, il dio coccodrillo. Il nome greco della città era, infatti, Soknopaiou Nesos, "Isola di Soknopaios". Il luogo è ben noto agli archeologi per la quantità di papiri ed altri materiali trovati tra le sue rovine. Dimai raggiunse il suo massimo splendore durante il II-I secolo a.C., grazie alle vie commerciali che passavano da questi luoghi. Fu definitivamente abbandonata durante il III secolo d.C.
L'archeologo Nabil Selim ha confermato che entrambi i siti non sono ancora stati esplorati. Nabil ha dichiarato che i tumuli più piccoli del secondo sito hanno una dimensione simile alle piramidi della XIII Dinastia. Per ora le località in cui sorgono questi monumenti saranno protette finquando gli archeologi non inizieranno i lavori.