Quando vi dicevo che avevo la sensazione che Piranha 3D stesse puntando tutto il lancio su tette, culi e ragazze selvagge per sviare l’attenzione dall’horror puro mi sbagliavo solo in parte.
Tette e culi non mancano e sono parte portante del film, ma gli aspetti horror e splatter non sono certo in secondo piano… Alexandre Aja ha fatto un buon lavoro.
Trama ridotta all’osso.
Sul lago Vitoria sono i giorni della mega festa a base di alcool, musica e ragazze in bikini che coinvolge tutti i ragazzi del college che si affaccia sul lago.
In più, a rendere ancor più esagerata la festa, c’è una mini troupe con due super modelle intenzionate a girare scene soft porno in una barca sul lago.
In tutto questo nessuno si accorge di un piccolo terremoto che apre le porte dell’inferno.
In realtà apre una grotta gigante bloccata da milioni di anni da cui fuoriescono simpatici piranha affamatissimi e golosi di sangue.
A combattere l’orda assassina ci pensano la sceriffo del luogo ed il figlio grande di questa dopo aver combinato un bel po’ di casini.
Come detto, le ragazze nude non mancano (e non sono solo Kelly Brook e Riley Steele) e buona parte del film mostra nudità varie.
Ma quando si comincia a far sul serio è il sangue a farla da padrone.
Gli effetti speciali sono ottimi, sia quelli classici a base di mastice e succo di pomodoro, sia quelli digitali, ottimamente integrati.
E sono buone anche le riprese subacquee che interessano buona parte del film.
Il 3D, come prevedibile, è meritevole per la sequenza iniziale e poi per qualche piccolo giochino inserito ad arte per colpire lo spettatore in sala.
Piranha 3D è comunque un film da godere dal punto di vista stilistico e non certo per la storia che si appoggia all’originale di Joe Dante e poi va per i fatti suoi senza convincere quasi mai.
I piccoli particolari visivi sono però ben fatti e la scena clou è una lunghissima e splendida sequenza di delirio di sangue che trasforma il lago in un catino rosso ribollente.
Note a margine per alcune partecipazioni capaci di dare qualcosa in più al film.
Richard Dreyfuss e Christopher Lloyd interpretano due camei davvero straordinari.
Mentre Jerry O’Connell, che ci ha accompagnato durante tutto il virale è un personaggio meno cattivo di quello che sembra.
Elisabeth Shue e Jessica Szohr fanno il loro ma non lasciano certo il segno (come le tette della Brook o il culo della Steele, per capirci!).
Finale (vagamente) a sorpresa che ricorda più un film della Asylum che una pellicola horror degna di memoria.