Pirata
di Iannozzi Giuseppe
- ogni cosa creata e non è di silenzio e rumore; ma il silenzio è più nobile e tirannico, esso può appartenere solo a un grande re
- la sostanza è un piatto vuoto, la qualità no
- ogni errore commesso porta il nostro nome
- si vive una sola volta, si muore un milione di volte
- si dice che l’universo sia infinito; in ogni caso sono di più i coglioni che lo abitano
- è possibile dimenticare e mai perdonare
- attenzione, la porta si apre verso l’interno-inferno
- è il buio la sola grandezza che vedono i ciechi, il corpo stesso della loro anima
- i ricchi hanno la facoltà di comprarsi anche il dolore; è questo a renderceli odiosi in particolar modo
- non regalare mazzi di rose alle donne, pensa invece a dar loro un pene che non sia una pena
- uno scrittore è nella sua essenza più pura un pezzente che ha imparato a prendere per il culo i lettori con chiacchiere minimali, così come fanno certi preti nei confessionali che ti succhiano l’uccello
per un un’avemaria e un paternostro
- chi ama sul serio sa uccidere su due piedi per necessità
- le promesse non mantenute andrebbero punite con l’evirazione: una società democratica non ha bisogna di Giuda a piede libero
- la castità è un paio di mutande sporche e di mani callose
- i veri credenti dovrebbero trovare in Gesù Cristo l’esempio supremo dell’eterno latitante
- si tratta poi solo di scegliere se ascoltare il corvo o l’avvoltoio
- il miglior amico di un uomo è quel becchino che lo mette sotto terra fregandosene di chiedergli chi egli sia o non sia stato
- tutte le religioni hanno in comune almeno due inquietanti aspetti: dio sarebbe situato in alto, nei cieli, o al limite sull’Olimpo, mentre il demonio avrebbe dimora in basso; e in effetti le talpe sono un problema per i villani che zappano la terra
- più si grida che c’è bisogno d’una rivoluzione e più si rimane radicati al passato
- la politica non è diversa da un cancro, e però è necessaria
- chi sa di mentire continuerà a farlo per il resto dei suoi giorni: così perversa è la natura dell’essere politico
- il sonno genera incubi, la paura genera la paura d’aver paura: l’arte è qualcosa di molto simile a un attacco di panico quando è sincera
- accade che a rimetterci al mondo sia la voce di un nemico
- tutti abbiamo un segreto che vorremmo non venisse mai alla luce; ma prima di spirare ci sfoghiamo, le tombe infatti spettegolano più dei vivi
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