Per questa nuova edizione sono stati scelti: la Brasiliana Marina Zumi, il Tedesco Dome e il Russo Alexey Luka, tre dei nomi più interessanti del nuovo panorama dell'Arte Urbana. I tre artisti hanno interpretato i pneumatici raccontandoli attraverso 3 opere assemblate in un’unica installazione: un tronco di piramide, alto circa cinque metri, con tre facce di oltre 20 metri quadrati ciascuna, che sarà visibile dal 26 al 28 Febbraio presso HangarBicocca con ingresso gratuito. Pirelli per la prima volta, ha scelto questa particolare forma espressiva perché la strada, la mobilità e la multiculturalità, sono gli elementi tipici che caratterizzano la Street Art, e che appartengono anche alla sua cultura.
Attraverso questi anni, Pirelli ha spesso raccontato i pneumatici rappresentandoli non solo per gli aspetti legati alla loro funzionalità, ma decontestualizzandoli, per renderli capaci di evocare mondi, valori, aspirazioni e sogni in grado di donare un’“anima di gomma” a un oggetto che appare “solo” tondo e nero. Per sottolineare questo aspetto, e grazie al contributo di tanti artisti, le gomme sono diventate nel corso
del Novecento una catena (per Ezio Bonini), un leone e un elefante (per Armando Testa), un sombrero (per Alessandro Mendini) e poi un occhio, un ombrello e un cappello (per Riccardo Manzi).
Negli anni più recenti, sono state rappresentate come rifugio dalla pioggia, hanno preso la forma di strumenti
musicali e di occhiali per guardare al futuro (Stefan Glerum). Oggi il pneumatico continua questo suo
viaggio e diventa con la Street Art una luna per Marina Zumi, il protagonista di un gesto d’amore per
Dome, l’elemento di incontro tra culture per Alexey Luka.
“La Street Art - ha spiegato Christian Omodeo, esperto di questa forma espressiva e curatore artistico del
progetto - è spesso descritta come una nuova avanguardia, come un movimento artistico coeso, espressione di una cultura ‘giovane’ unica e internazionale. In realtà, quel che rende veramente
rivoluzionaria la Street Art è il suo statuto di comunità multiculturale impegnata quotidianamente sul web in uno scambio continuo tra visioni diverse del mondo. Lo street artist non fa riferimento a un codice artistico globale, ma adatta il proprio linguaggio al contesto geografico, culturale e sociale con cui si confronta di città in città. Al tempo stesso non vive un rapporto convenzionale con lo spazio urbano. Oltrepassa i limiti imposti dal sentire comune, esplorando zone dimenticate delle nostre città e riattivando, incoscientemente, quei non-luoghi che, secondo il sociologo francese Marc Augé, contribuiscono a rendere alienante la vita nelle metropoli contemporanee. Una dinamicità, un'energia e una capacità di dare vita alle cose estraendone un potenziale invisibile ai più, che ritrovo molto nella capacità narrativa del brand Pirelli e anche nel suo modo di fare industria”.
Insieme agli artisti, alla presentazione sono intervenuti Marco Tronchetti Provera, Presidente e Ceo di
Pirelli, Antonio Calabrò, Senior Advisor Cultura di Pirelli, il critico d’arte Achille Bonito Oliva e Christian Omodeo, esperto di Street Art e curatore artistico del progetto.
Per Maggiori Informazioni: www.pirelli.com/streetart