Pretoria (Sudafrica) – “Pistorius marcisca in galera”. E’ la scritta che campeggia su uno dei cartelli alzati dalle decine di donne che stanno manifestando fuori dal tribunale di Pretoria, dove è in corso l’udienza sul rilascio su cauzione di Oscar Pistorius, accusato dell’omicidio della fidanzata Reeva Steenkamp.
Le dimostranti protestano contro la violenze domestica, nel Paese con il tasso più alto al mondo di donne uccise dai partner, e chiedono che all’atleta olimpico non sia concessa la libertà dietro pagamento di cauzione. La modella 29enne era a sua volta una attiva sostenitrice delle campagne contro le violenze di genere. Di recente aveva scritto su Twitter di voler partecipare alla protesta del ‘Black friday’, vestendosi di nero per ricordare la 17enne vittima di uno stupro di gruppo, mutilata e uccisa due settimane fa.
Il Sudafrica ha uno dei peggiori tassi al mondo in quanto a violenze contro le donne e registra il numero più alto in assoluto di omicidi di donne compiuti da partner o ex partner, secondo uno studio del Medical Research Council. Ogni giorno almeno tre donne vengono infatti uccise dai loro compagni o dagli ex, dice la professoressa Rachel Jewkes, spiegando che il numero è in aumento, in contrasto con quello del totale degli omicidi. Secondo un’altra ricerca, inoltre, in Sudafrica ogni quattro minuti avviene uno stupro di una donna o di un bambino.