Buon Pomeriggio a tutti!!!:)
Oggi sulla mia rubrica del venerdì sull'arte e la moda "ART AND FASHION: FASHION IS ART", voglio parlarvi di un museo che mi ha colpito molto, ossia PALAZZO PITTI: Polo Museale Fiorentino, e in particolar modo la parte dedicata a "La Galleria del Costume".
Hanno deciso di documentare il variare della struttura dell'abito, attraverso selezioni espositive, in particolar modo quello femminile, dal XVIII al XX secolo, qui possiamo notare il costume tipico del'700, spesso realizzato con pregiati tessuti broccati, mentre nel secolo successivo, predomina l'abito in stile Impero, caratterizzato dalla linea dritta e la vita alta.
Dalla Restaurazione al Direttorio, la vita torna ad abbassarsi e il volume della gonna tende ad aumentare, fino a richiedere alle soglie del 1860 il supporto di una crinolina.
Negli anni Settanta e Ottanta dell'Ottocento, il volume si concentra nella parte posteriore della gonna e la linea dell'abito assume un andamento ad "S", che raggiunge il suo apice, il suo massimo splendore nella Belle Epoque, caratterizzata dalla forma a corolla della gonna.
Negli anni Venti tutto torna a semplificarsi, prevale la linea dritta con il punto vita non definito, mentre negli anni Trenta si torna con l'esaltazione del corpo femminile, accentuando seni e fianchi, assottigliando la vita e risaltando le spalle.
A partire dagli anni Cinquanta, dopo la fine del conflitto mondiale, si assiste all'affermarsi dell'Alta Moda Italiana, gli anni sessanta, danno voce anche con l'abbigliamento ai movimenti di contestazione giovanili, per i quali l'abito rappresenta uno stile di vita alternativo, il tutto è dato anche dalla nascita della gonna che è il simbolo per eccellenza.
Negli anni Settanta, l'Alta Moda recede di fronte all'affermarsi del Pret à porter.
A partire dagli anni Ottanta,è la griffe fortemente influenzata dai suoi creatori che predomina su tutto.
La fine del decennio, così come il successivo, è all'insegna dell'eclettismo, e la creatività degli artisti è aperta su tutti i fronti, ogni cosa può alimentare la creatività.
All'inizio del nuovo millennio si possono individuare due correnti opposte: una esuberante ed esplosiva, l'altra apparentemente più tradizionale, più aderente ai canoni correnti.
Il museo, presso il Palazzo Pitti, è aperto dal Martedì alla Domenica dalle 8:15 alle 18:50.
Chiuso Lunedì, Capodanno, 1 Maggio e il giorno di Natale.
Il costo del biglietto è intero 8 euro e ridotto 4 euro.
Vi consiglio vivamente di andarla a visitare questa mostra, se ancora non lo avete fatto, se vi trovate nei pressi di Firenze ne vale veramente la pena, ve la consiglio!!!
Come sempre aspetto i vostri commenti, fatemi sapere cosa ne pensate!:)
Un bacio a tutti e buona giornata!:)
ABITI
Manifattura Italiana, abito modello "andrienne" 1773-1780
Manifattura francese, Abito da Giorno 1810 ca.
Federico Forquet, soprabito e miniabito 1968.
ACCESSORI
Clemente Cartoni, cappello, 1955-1960
Salvatore Ferragamo, sandalo, 1942-1944
COSTUMI DI SCENA
Costume per dama
Spettacolo: "Bianca e Falliero" di Gioacchino Rossini
Opera Festival, Pesaro 1986
Costumista: Pier Luigi Pizzi
Sartoria Teatrale Umberto Tirelli
Elisabetta (Sissi)
Film: "Ludwig",1973
Regia: Luchino Visconti
Costumista: Piero Tosi
Sartotria Teatrale Umberto Tirelli
GIOIELLI E BIJOUX
Flora Wiechmann Savioli, collana 1959-1960
Leo France per Yves Saint Laurent, bracciale
Bottone con vetri colorati, 1750 ca.