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Più ” angelica” di così…

Da Buonacucina

le pere angelica con la salsa di cioccolato…

Ingredienti: 16 pere angelica ben sode, mezzo litro di vino rosso, 200 gr. di zucchero, una stecca di cannella, due chiodi di garofano, la buccia di un limone, 100 gr. di cioccolato fondente, 1/4 di panna fresca da montare.

Metto le pere in una casseruola, che le contenga tutte comodamente e le copro completamente con il vino. Aggiungo lo zucchero, i chiodi di garofano, la cannella sbriciolata e la buccia di limone. Faccio cuocere a fuoco basso e con il coperchio per circa 20 minuti, poi le scolo e le faccio raffreddare. Faccio restringere, a fiamma alta,  il succo di cottura delle pere, e quando è ben ristretto gli aggiungo il cioccolato che ho fatto sciogliere a bagno maria nella panna: amalgamo bene la salsina, la faccio restringere ancora per qualche minuto e una volta intiepidita la verso sulle pere.

 

Più ” angelica”  di così…

Alcune curiosità…

Difficile è stabilire esattamente l’origine della pera angelica dato che pochi sono nella letteratura i riferimenti a questa cultivar se si esclude Gallesio che nel 1800 la descrive e la illustra e la indica come diffusissima nel nostro Paese. Gallesio afferma anche che diversi sono i sinonimi con i quali viene chiamata: Pera Fico, Pera Cedro nel Modenese, Pera Limona nel Piacentino. Lo stesso volle riconoscere l’identità di questo frutto colla Forellenbirne di Sickler quindi di origine Tedesca (G. Molon-Pomologia A. 1901).
Nel 1892 viene descritta da R. Farneti (Frutti freschi e secchi, ortaggi), ma non ne viene precisata l’origine. In Italia si diffuse (secondo il dott. Marcello Stefanini nella sua tesi di laurea del 1961 presso l’Università di Perugia) “dapprima nel Genovesato e poi in Emilia (Modena), nel Veneto e nelle Marche e precisamente in provincia di Pesaro.”
Nel testo “Monografia delle Principali cultivar di Pero” (C.N.R. anno 1967) illustri autori affermano che Angelica è sinonimo di Santa Lucia e che è “cultivar di origine non ben precisata segnalata soprattutto nel Veronese.” Anche in altri testi viene sostenuta la tesi della probabile origine Veronese (Bran-San-In. Ag. 64 / Profili delle Cultivar di Pero – Mostra Pomologica 1980).
Nella provincia di Pesaro la Pera Angelica negli anni 60 era concentrata prevalentemente lungo le sinclinali del bacino del Metauro (M. Stefanini 1961) con coltivazioni estremamente frazionate dalle 20 alle 30 piante mediamente per colono nella zona che va da Montemaggiore a Serrungarina a Mombaroccio. Le piante generalmente erano coltivate lungo i filari a distanza variabile e consociate a colture erbacee. Dalle testimonianze risulta che la Pera Angelica raggiunse la massima diffusione negli anni trenta ciò attestato anche dalle numerose piante che è possibile far risalire a tale epoca.

Fonte: http://www.comune.serrungarina.ps.it



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