Più di ieri, meno di domani: un pò di amore nelle nostre vite, a ognuno di noi il suo regalo…

Da Laghezzi @laghezzi

Il racconto:

Regali di San Valentino

di

Carla Tommasone

www.tommasoneromanzi.it

Marianna digita rapida sulla tastiera. Vuole completare la trascrizione del verbale della riunione prima di andarsene anche se il tempo comincia a stringere e lei freme, perché non vede l’ora di essere fuori dall’ufficio.

«Non sto nella pelle», mormora e Cinzia che ha appena richiuso lo schedario con una pedata, si volta accigliata. «E perché mai?» chiede irritata perché non riesce a trovare una pratica che le serve con urgenza.

«Mi domando quale sarà la sorpresa di Stefano», replica Marianna sognante.

«Che sorpresa?» chiede Angela che sta rientrando nella segreteria in quel momento.

«Ragazze, è San Valentino oggi, lo avete dimenticato?» sbotta Marianna volgendosi verso le amiche.

«Ah, bè, per quel che conta», replica Cinzia con uno sbuffo.

«Certo che conta. Stefano mi stupisce sempre e l’ultimo San Valentino è stato il giorno più bello della mia vita», chiarisce Marianna.

«Davvero? Come ti stupisce? E che è accaduto durante l’ultimo San Valentino?» domanda Angela interessata e Marianna è ben lieta di raccontare le prodezze del suo compagno.

«Oh, Stefano è un grande! Il primo anno che stavamo insieme mi condusse a cena al “Ronchettino”, hai presente? Un posto delizioso, intimo ed elegante dove si mangia benissimo e ricordo anche che aveva fatto predisporre sul nostro tavolo candele e cioccolatini a forma di cuore. Il secondo anno organizzò un weekend a Parigi che mi è rimasto nel cuore, il terzo invece mi condusse nel negozio di Tucci. “Scegli”, mi esortò con un sorriso smagliante e potete immaginare la mia emozione nell’essere incitata a scegliere una delle favolose borse di Tucci.

L’anno scorso poi ha superato se stesso. Sono tornata a casa e ho trovato mille candele accese ovunque, tanti fiori da parere il negozio di un fiorista, una tavola apparecchiata con calici di cristallo ostriche e champagne e, dulcis in fundo …» Marianna si interrompe per creare una certa suspense.

«Cosa?» la sollecita Angela.

«L’anello con un diamante da un carato e mezzo. Sì, e mi chiese anche di sposarlo inginocchiandosi davanti a me», conclude Marianna trasognata.

«Che meraviglia», conviene Angela impressionata da tanto trasudante romanticismo.

«Magari capitasse anche a me», brontola Cinzia che non è ancora riuscita a trovare la pratica che cerca, anche se sta mettendo a soqquadro i cassetti della scrivania.

«Il mio Gigi non è romantico per niente anche se il regalo dello scorso anno non è stato poi tanto male», riflette Angela sedendo sulla scrivania di Cinzia.

«Cioè?» chiede Marianna.

«Sa che amo leggere, in special modo i libri di Carla Tommasone, e perciò mi regalò il kindle con una rosa rossa e una scatola di cioccolatini», spiega Angela che ha comunque apprezzato il dono anche se non c’erano state cene a lume di candela.

«Bravi. I vostri ragazzi sono davvero fantasiosi a differenza di Mario», interviene Cinzia piegando le labbra in una smorfia contrita.

«Perché?» chiede Angela.

«Indovinate che cosa mi ha regalato lo scorso anno», le invita Cinzia.

«Un maglione, un libro, un paio di orecchini …» elenca Marianna.

«Una sciarpa, un cellulare, un cosmetico», aggiunge Angela.

«No, uno schiacciapatate. Non aveva idea di che regalarmi e poiché il giorno precedente avevo menzionato lo schiacciapatate dicendo che dovevo comprarlo, pensò bene di regalarmelo per San Valentino, abbellito da un bel fiocco rosso. Non gli ho rivolto la parola per tre giorni!»

Marianna e Angela erompono in fragorose risate e Cinzia non può fare a meno di unirsi a loro.

«No, non ci posso credere!» esclama Marianna quando si è calmata.

«Credici invece», risponde Cinzia con cipiglio.

«Oh, gli uomini a volte sono proprio degli imbranati. Scusa Cinzia, senza offesa per Mario», si scusa Angela.

«No, hai ragione, Mario è un imbranato e lo abbiamo assodato, ma ha capito e oggi mi aspetto qualcosa di meglio», ammette Cinzia strizzando l’occhio alle amiche.

Marianna spegne il computer e si alza. «Io un sospetto però ce l’ho. Secondo me stasera Stefano mi conduce alle Terme perché ho scoperto una brochure nella sua valigetta», spiega eccitata dall’aspettativa.

«Wow, ci andrei proprio anch’io», si entusiasma Angela con occhi sognanti. «No, Gigi ed io andremo a cena fuori e di sicuro questa volta mi regalerà un Tablet, perché è da un po’ che gliela sto menando per indurlo a recepire il messaggio.»

«Anche io ho lavorato di messaggi. In pratica da un mese, ogni volta che passiamo davanti alla vetrina di Tiffany, indico a Mario il braccialetto che mi piace», spiega Cinzia e proprio in quel momento il suo cellulare comincia a vibrare e subito dopo parte un motivetto che spinge Marianna e Angela a ballare nel bel mezzo dell’ufficio.

Cinzia apre la linea salutando il suo ragazzo di cui ha riconosciuto il nome.

«Ciao Mario», esordisce incuriosita.

Come mai la richiama giacché si sono sentiti solo mezz’ora prima e si sono anche accordati di saltare la palestra e trovarsi a casa per una cenetta intima?

Mario dice qualcosa e Cinzia annuisce, poi però sbianca in viso e resta con le labbra un po’ aperte, con l’espressione di un pesce appena lessato. Quindi, senza dire una parola, chiude la linea e comincia ad assumere un colorito che rasenta il paonazzo.

«Che succede?» chiese Angela.

«E accaduto qualcosa?» domanda Marianna.

«No, Mario mi ha soltanto chiesto se preferisco un minipimer o un robot per frullare le verdure giacché non vuole urtare la mia sensibilità come lo scorso anno!»

La ricetta…

la ciambella di cioccolato…

Ingredienti: 150 gr. di cioccolato fondente, 50 gr. di farina 00, 75 gr. di zucchero, 1 noce di burro, 3 uova, 1 bustina di lievito per dolci, 1 bustina di vanillina, 40 gr. di zucchero a velo, 1 cucchiaino di cannella in polvere, sale.

In un pentolino a bagnomaria faccio fondere il cioccolato e il burro a pezzetti.

In una ciotola lavoro i tuorli d’uovo con lo zucchero, quando sono spumosi aggiungo la farina, il lievito, la vanillina e gli albumi montati a neve ben soda con un pizzico di sale.

Verso il composto in uno stampo a ciambella scanalato, imburrato e infarinato e lo metto in forno già caldo a 220° per 10 minuti; trascorso questo tempo abbasso la temperatura del forno a 180° e proseguo la cottura per altri 10 minuti.

Quando la ciambella è raffreddata la tolgo dallo stampo e la faccio raffreddare.

Poco prima di servirla monto la panna con lo zucchero a velo, la metto nella cavità centrale della ciambella e la spolvero di cannella.


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