Sembrerebbe una novità eppure non lo è. Che i social signals avessero assunto un’importanza non da poco in ambito SEO lo si diceva anche da più di un anno. Da Seomoz agli italiani di GT Idea, gli studi tra le correlazioni tra social signals e posizionamento delle pagine web nei risultati di ricerca sono stati diversi e, pur essendo ancora in via del tutto sperimentali (in sostanza non si sa ancora con certezza quanto impattano i likes, i tweet e +1 sui risultati delle serp, ci sono esperti che ritengono che non hanno alcun valore), la cosa certa è che faresti bene a sviluppare doti comunicative all’avanguardia e inserire sempre più massicciamente nei progetti seo anche la gestione e/o sviluppo di community brandizzate sui vari canali social. Questo comporterebbe l’aumento del carico di lavoro e la ricerca di altro personale dedicato, (e di conseguenza l’aumento del costo richiesto al cliente finale), ma ad oggi non è più sufficiente ottimizzare l’html di una pagina o inserirlo in decine di directory o siti di article marketing. Va costruita una strategia di content marketing, vanno prodotti contenuti a 360 gradi, va sviluppata una community di relazioni allo scopo di creare interazione ed engagement, perché ammesso pure che i social signals abbiamo una bassa correlazione con i fattori di ranking di una pagina web, la cosa certa è che permettono di portare traffico e click e questi ultimi sono uno dei fattori di rankings che Google e Bing hanno affermato utilizzare nei propri algoritmi. Va dunque costruita una vera e propria SEO Branding Strategy. Aziende, seo e web marketing agency americane, pare l’abbiano capito. E’ quanto emerge da una ricerca attualissima realizzata da BrightEdge nella quale vengono intervistati i Search Marketers (inteso come chi fa seo e sea-search engine advertising, meglio conosciuto come pay-per-click o come quanti -erroneamente- chiamano ancora S.E.M.).
Aumento degli investimenti in Search Marketing rispetto al 2011
Come ho detto sopra il “marketing dei motori di ricerca” non muore ma evolve e assume sempre più importanza come canale privilegiato e redditizio fra tutti quelli disponibili a livello marketing (on e offline). Il 72% degli intervistati dichiara che aumenterà gli investimenti rispetto all’anno precedente , mentre il 90% afferma che, in sostanza, non puoi fare Search Marketing solo con i risultati organici ma che una campagna efficiente deve investire anche nel search engine advertising (adwords et similia).
Vuoi fare SEO? Non potrai più escludere i social network!
Quello su cui sembrano essere d’accordo tutti gli intervistati, è l’importanza dei social media come canale di web marketing e la volontà di aumentarne gli investimenti e integrarli nelle proprie campagne di search marketing (98% degli intervistati).