Non vi è dubbio che in una economia moderna spetti soprattutto alle imprese private la funzione sociale di creare posti di lavoro, soprattutto in Italia dove il settore pubblico ha esagerato per decenni nel gonfiare l’occupazione nelle sue strutture e oggi è obbligato a “sgonfiarsi”, non ha più “fiato” e deve pesare molto meno.
Enrico Letta ha oggi detto alla Camera: “LE ISTITUZIONI ESIGONO RISPETTO”, riferendosi ai duri attacchi dei grillini e dei forconi. Ebbene il primo rispetto lo devono dare i politici dentro le istituzioni che con il loro comportamento hanno dato scandalosi “assist” ai tanti “protestanti” odierni. Abbiamo sempre detto che IL MALGOVERNO E LA CORRUZIONE SONO I PIU’ POTENTI CREATORI DI POVERTA’.
Il “fiato” bisogna quindi darlo di nuovo agli imprenditori privati con provvedimenti mirati a incentivarli nel loro lavoro, anziché costringerli a chiudere o a lavorare all’estero. La fuga degli imprenditori è molto più pericolosa della fuga dei capitali. E’ tutta una questione di fiducia e negli ultimi decenni la politica italiana si è distinta a livello mondiale nell’incoraggiare questa doppia fuga, equiparabile a un omicidio/suicidio del Paese più bello del mondo.
Dopo il crollo delle entrate Iva causato dal folle aumento dell’aliquota (perché si sperava di farle crescere con un provvedimento sbagliato) potremmo presto avere la brutta notizia del crollo di altre entrate fiscali causato dal perdurare della crisi. Il provvedimento più urgente è quindi quello di ridurre le imposte sulle imprese e di ridurre il cuneo fiscale per i lavoratori meno abbienti. L’effetto psicologico sulla produzione e sui consumi sarà certamente positivo.
Abbiamo bisogno di un Governo che faccia SUBITO provvedimenti a favore degli imprenditori e dei lavoratori: l’urlo del TUTTI A CASA è inutile, perchè farebbe perdere altro tempo. L’auspicio odierno di Matteo Renzi rivolto a Letta di durare sino al 2018 (!) è di grande intelligenza, purchè Letta riesca a fare con urgenza quello che in 20 anni non si è fatto. Stiamo forse toccando il fondo, è tempo di una forte reazione e della “rivoluzione” culturale, che noi sturziani e autentici popolari di PLF da sempre auspichiamo.
Giovanni Palladino
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