English: Town hall of Crema, province of Cremona, Italy Italiano: Palazzo Comunale di Crema, Cremona (Photo credit: Wikipedia)
Più lavoro, finalmente un Comune di rilievo come Crema che dispiega tutte le proprie forze per rispondere alle richieste dei cittadini. Ma quale lavoro, ultraprecario e malpagato? Il contesto nazionale è macabro: i preziosi referendum anti-crisi e anti-precarietà per i quali Rifondazione, Sel e Idv e Verdi avevano raccolto le firme sono stati distrutti con un atto violento di Napolitano, che ha sciolto le Camere proprio una settimana prima della scadenza. Ora bisognerà ricominciare la battaglia in Parlamento, se vincerà il centrosinistra, o forse con nuovi referendum, in caso di successo del centrodestra.
Una vera task-force contro la crisi che ha colpito il nostro territorio. E’ il senso del protocollo d’intesa approvato il 18 febbraio dalla giunta cremasca che vede in prima linea e per la prima volta insieme Provincia di Cremona e Comune di Crema per favorire tutte quelle iniziative che creino occupazione.
“Il servizio sociale comunale e distrettuale – afferma il sindaco Stefania Bonaldi – è il crocevia attraverso il quale passano moltissimi di coloro che perdono o cercano lavoro. Per questo, senza evidentemente sostituirci al centro per l’impiego, ma in collaborazione con lo stesso, occorre fornire ai nostri operatori tutti gli strumenti e le competenze per un primo orientamento nei confronti delle persone con questo tipo di problematica. Informazione, orientamento, tirocini, mobilità, opportunità di assunzione, apprendistato, eventuali bonus o voucher per situazioni particolari. Siamo consapevoli della necessità di unire le forze in questo campo affinchè le azioni siano più incisive. La competenza sul tema del lavoro spetta alla Provincia di Cremona ma come Comune di Crema abbiamo voluto sostenerla assumendoci dei precisi impegni”.
Nella premessa del protocollo si fa riferimento al perdurare della crisi e alla particolare gravità con cui è stato colpito il territorio cremasco. Si concentrano infatti, nel cremasco, il 38,9% del totale degli iscritti nelle liste dei lavoratori in stato di disoccupazione; il 38% dei lavoratori in Cassa in deroga, il 34,1% dei lavoratori in mobilità e il 36,6% delle persone disabili iscritte nelle liste della legge n. 68/99 (con un aumento pari a 120 unità rispetto all’anno precedente);
Di qui la necessità dell’impegno di tutti i soggetti che in qualche modo possono incidere positivamente sula crisi occupazionale. Un ruolo importante possono giocarlo le istituzioni: gli uffici Provinciali del Ministero del lavoro, Regione Lombardia, Provincia di Cremona, e il Comune di Crema, con i propri servizi sociali e socio educativi articolati sul territorio.
Diversi gli ambiti nei quali la provincia di Cremona e il Comune di Crema sottolineano la necessità di assumersi precisi impegni.
Le imprese : spesso non conoscono i servizi a loro supporto su territorio; ad esempio non si avvalgono dei servizi del Centro per l’Impiego per soddisfare le loro esigenze occupazionali; è perciò necessario un intervento capillare di contatti che rilevino le esigenze aziendali ma che diano anche informazioni su incentivi previsti, locali e non, per l’assunzione di lavoratori;
· Lavoratori disabili, con particolare riferimento a quelli coinvolti da crisi aziendali. Anche qui è necessario intensificare il servizio di inserimento lavorativo con percorsi personalizzati; vanno inoltre potenziati i contatti con i datori di lavoro soggetti agli obblighi della legge 68/99 per informarli sulle opportunità e sulle modalità per adempiere agli obblighi di legge.
· Sistema dei servizi sociali e socio educativi del Comune di Crema e dei Comuni dell’ambito distrettuale. L’impegno, in questo campo, è quello di integrare le conoscenze e le modalità operative tra gli operatori del sistema sociale e quelli impiegati presso i servizi del lavoro. In pratica facilitare la domanda ( di cui spesso
sono a conoscenza i servizi sociali) con l’offerta, materia specifica di chi si occupa di lavoro. Fondamentali gli incontri di formazione e informazione su tutti i temi inerenti il collocamento (dalle normative vigenti, regionali e nazionali, al sistema degli ammortizzatori sociali e alle forme di sostegni al reddito disponibili sul territorio); è
previsto infine lo sviluppo dei servizi connessi alla conciliazione famiglia e lavoro; ad esempio lo sportello Famiglia- Lavoro che gestisce gli elenchi provinciali per assistenti familiari e baby sitter .
· Sistema di Istruzione e formazione dell’area cremasca. Vi è la necessità di rimotivare e riorientare gli studenti a rischio di dispersione scolastica dell’area cremasca. Bisogna inoltre favorire il collegamento, attraverso tutte le iniziative in corso, tra il sistema scolastico e il mercato del lavoro.
“ Come Comune di Crema – conclude il sindaco Stefania Bonaldi – abbiamo sottoscritto con convinzione questo protocollo. Abbiamo offerto la nostra piena collaborazione nel diffondere tutte le informazioni necessarie ma abbiamo anche garantito la partecipazione dei nostri operatori interessati dagli obiettivi di questa intesa. In
particolare l’aver connesso il mondo dei servizi sociali, dove si accolgono le necessità più urgenti delle famiglie, a quelle del mondo del lavoro, con le offerte di disponibilità, permettere di incidere davvero con azioni sinergiche e costruttive. Le azioni, pur ottimali, dei singoli enti non sono più sufficienti per contrastare questa crisi senza precedenti”.