E sì, perché ieri si sono riuniti i ministri dell’agricoltura e della pesca per decidere alcune linee guida per il 2012. E il WWF ci ha tenuto a chiedere “More Sex, Yes!”, per permettere il recupero degli stock ittici e puntare entro il 2015 ad ottenere stock pari o superiori al Maximum Sustainable Yield (MSY, Rendimento Massimo Sostenibile), per permettere comunque la pesca ma stabilire un limite massimo per ogni pesce, evitando che se ne diminuisca la produttività.
Il WWF, seguendo autorevoli pareri scientifici, ha cercato in questo modo di porre l’attenzione su una raccomandazione che negli ultimi venti e passa anni non è stata mai seguita. Facciamoli riprodurre dunque, questi pesci. A tutti gli amanti della buona cucina non dispiace certo una bella orata, il pesce spada, un ottimo trancio di tonno. Qui non si sta chiedendo a nessuno di cambiare le proprie abitudini alimentari, ma almeno di ridimensionare a livello europeo le quote di pesca, come sottolinea anche Marco Costantini responsabile Mare del WWF Italia, che ha dichiarato: “Basare i limiti di cattura su pareri scientifici e permettere agli stock ittici di riprendersi e prosperare deve essere una priorità per gli Stati membri e un obiettivo centrale della riforma della politica comune della pesca. La salvaguardia degli stock ittici è una precondizione per salvare i mari europei e il settore della pesca.”
E se tenete a questi temi, come noi, segnaliamo anche la petizione per porre fine alla pesca eccessiva, che anche in Italia ha già raccolto migliaia di firme: www.wwf.it/petizionepesca