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Più tasse, meno servizi. Così sprecano i nostri soldi

Creato il 10 novembre 2012 da Bernardrieux @pierrebarilli1
Interessante e partecipata iniziativa della CNA ieri sera, venerdì 9 novembre, a Fidenza presso la sala del Centro San Michele. Interrogati da Fabrizio Binacchi, direttore sede RAI Emilia Romagna, sul tema "trasparenza e chiarezza della situazione politica ed economica dell'Italia", si sono confrontati i deputati Gianluca Benamati, Tommaso Foti, Mauro Libé, l'assessore Bacchi Modena in sostituzione di Fabio Rainieri e Paolo Govoni presidente CNA dell'Emilia Romagna. Inizialmente, dopo i saluti dell'amministrazione comunale di Fidenza rappresentata dal vice-sindaco Stefano Tanzi, è intervenuto  Roberto Rubini, Presidente CNA Area di Fidenza; a seguire pubblichiamo il suo intervento introduttivo.

Più tasse, meno servizi. Così sprecano i nostri soldi

Roberto Rubini

"Buonasera a tutti e grazie per essere venuti a questo incontro.
In qualità di presidente di zona CNA rappresento le imprese Artigiane e le Piccole e Medie imprese del territorio di Fidenza, Busseto, Polesine, Soragna e Zibello e in questo duro momento per le nostre aziende, sento e vedo il loro sforzo per andare avanti e noto , volte ,la loro impotenza a  causa del poco lavoro.
Però noto anche il loro orgoglio e amore per il territorio perchè cercano di resistere combattendo la crisi con nuove idee e risorse ....
Tutti parlano del problema dell'enorme debito pubblico che ha lo stato italiano e che questo stà bloccando investimenti e ricrescita.
Ultimamente sono stati varati provvedimenti per cercare di arginarlo eppure il debito aumenta e bisogna stringere la cinghia.
Ho riflettuto su questo punto e parlo a mio nome, forse con leggera ironia: ma io che debito ho?
Ho controllato ma ho pagato tutto salvo poche cosette.
Ho fatto una mini inchiesta: ho chiesto a mio padre e anche lui mi ha confermato che ha pagato tutti, ho chiesto nel giro dei parenti e ho avuto le stesse risposte.
Ho chiesto ad imprenditori che conosco e la risposta e sempre la stessa: hanno pagato tutto e se hanno dei debiti sono abbastanza certi di pagarli.
Sicuramente quelli vecchi sono stati pagati.
Insomma chi è che non ha pagato? Da dove nasce questo debito che dobbiamo restituire?
Sicuramente la responsabilità è di tutti , forse abbiamo demandato alla politica la gestione del nostro paese senza fare gli opportuni controlli e senza proporre giuste strade da percorrere.
Questo ha deviato la funzione della politica da luogo delle decisioni, dove si decide cosa fare per il bene della comunità,.a luogo di potere e di privilegi. Questo è andato a scapito del buon funzionamento dell'apparato statale.
Oggi siamo qua per avere qualche spiegazione e trovare insieme soluzioni per la nostra Nazione.
Un Italia così bella e famosa, tutti ne hanno sempre lodato la bellezza e le qualità anche dei suoi cittadini e non vi dico dei suoi Artigiani.
Ma ormai è coperta di debiti, corruzione e cemento.
Perché dobbiamo sfigurare la nostra nazione? Abbiamo forse perso la ricerca della bellezza?
Cosa lasciamo in eredità ai nostri figli?
Le notizie che ci giungono dai vari media, spero sempre attendibili, non sono certo di aiuto, ci presentano un Italia divisa in due: una parte che fatica a lavorare e che subisce una forte burocrazia e un'altra che ha privilegi esagerati e spreca il denaro pubblico.
Ogni giorno si sente di dirigenti che prendono stipendi da favola e buone uscite da re .
Presidenti di regione che hanno uno stipendio più alto del Cancelliere della Germania Angela Merkel.
La Banca d'Italia che ha ben 7.000 dipendenti contro i soli 2.000 di quella della Germania.
Politici e dirigenti pubblici che hanno diverse pensioni che, cumulate a volte, superano anche i 20.000 -30.000 euro al mese, a fronte di pensionati che percepiscono a fatica 500 euro al mese.
I finanziamenti, o meglio rimborsi, ai partiti che in Italia si aggirano sui 500 milioni di euro contro i 5 milioni del Regno Unito e in più ricevuti con semplici documentazioni di rimborsi spesa su carta semplice quando a noi aziende viene chiesto una rendicontazione sempre più fiscale.
E poi si dice che ci stiamo allontanando dalla politica: ma perché non si eliminano questi privilegi? Questo sarebbe un reale segnale di cambiamento verso noi cittadini.
Ora noi continuiamo a stringere la cinghia, ma i buchi sono finiti.
Qualche buco nuovo lo abbiamo fatto ma oramai è la cinghia che è finita.
Forse è ora di comperarne una nuova.
Siamo qui stasera, a questo incontro, per incamminarci insieme verso giuste decisioni nel bene della nostra Nazione .
Siamo qui per ofrire le nostre esperienze per aiutare la politica ad avere una visione più chiara della strada che vogliano e dobbiamo percorrere.
Siamo qui per pretendere una corretta gestione del bene Comune e infine per avere qualche notizia positiva. Sicuramente gli Artigiani e le Piccole medie imprese faranno come stanno già facendo, il loro dovere per sostenere la ripresa in Italia."
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