Il villaggio globale non dà tregua. E non serve alcuna osservazione scientifica: basta aprire la home page di un qualsiasi quotidiano per rendersene conto, un mero esercizio empirico. In poche ore, infatti, si è passati dall'ansia collettiva per il Giappone dilaniato dalle radiazioni nucleari ad un maggiore stato di allerta rivolto alla Libia. La risoluzione dell'Onu, approvata il 17 marzo, ha di fatto ribaltato l'agenda setting costituendo nuove priorità nonché esigenze informative. Circostanza resa evidente dai trend dei social media. Twitter, data la sua immediatezza, è da considerarsi una complessa agenzia di stampa dal basso, tanto efficace da indurre persino i grandi giornali a servirsi dei cinguettii per i propri aggiornamenti (La Repubblica ha in questo momento una pagina dedicata con il widget di ricerca del social network per seguire in tempo reale i tweet sulla crisi libica).
(continua su T-Mag)