La vita non è una strada pianeggiante, un deserto, un altopiano, lo si sa. La vita non è neppure un tutto subito e solo adesso.
La vita è molto altro, diramazioni infinite conosciute e sconosciute. Noi il centro, tutto il resto intorn0, dentro, sopra, sotto.
Con i piedi saldi e fissi, ancorati, io non so stare, non so voi. Ferma, immobile a vivere ogni attimo in sequenza stretta, determinata.
E così balzello, un po’ qui, un po’ là.
La vedi la paura negli occhi? Lo senti il sudore colare nella schiena?
Da vicino le ombre si concentrano, diventano ferali, angosciano e inquietano. Da vicino gli occhi non riescono a vedere oltre e restano immobili, paralizzati di paura.
Alle volte basta allontanarsi di poco, o anche fare mille passi, dipende. E l’ansia si smorza, ci si sente meno pressati, meno stanchi.. Gli occhi si risollevano e vedono contorni definiti e attimi di cielo. Il pensiero si diluisce, si perde la concentrazione sulla paura, si allentano i freni, si immagina futuro, perché futuro nuovo c’è.
Da lontano la paura pare meno paurosa e lentamente scompare.
Le vedi? sono solo bambole quegli occhi bui d’ombre.
Siamo sempre troppo concentrati sulle piccole cose; da vicino i dettagli sono interferenze disarmoniche al lento incedere. L’occhio ancora una volta si concentra sul piccolo, e là si incastra troppo spesso, escludendo il corpo e l’esistenza tutta diventa uno stretto ed angusto buco nero. Lo vedi che non ci sono soluzioni? La senti la maledetta fatica?
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http://sguardiepercorsi.wordpress.com/
E così meglio fare dieci, cento, mille e mille ancora passi indietro.
Da lontano, l’orizzonte è infinito e l’occhio vola, veleggia il sentire.
Da lontano il buio schiarisce, e forse, ciò che cerchi, c’è.
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Chiara
( un grazie sincero alla blogger sguardiepercorsi.wordpress.com per la condivisione delle sue bellissime immagini)