Pizza di qua, pizza di là, tutte le auto sono invase di volantini pubblicitari. In barba all'ordinanza antivolantino (non ci stancheremo mai di ricordarlo) emanata dal Sindaco e sbandierata mesi fa come se fosse la panacea di tutti i mali. In realtà, non solo i vigili non fanno le multe, ma sono anche all'oscuro dei contenuti della delibera. Lungi da noi aspettarci che da qui a qualche anno possano cambiare le cose. Troppo pochi i vigili, troppo svogliati, e troppo basse le multe per costituire un reale deterrente. A Roma l'unica ordinanza che realmente funziona è la legge non scritta del "lassa fa" e del "volemose bbene". Come si fa a cambiare una simile mentalità? Con multe esemplari (non 500 euro, bensì 5000 euro!), che raddoppiano la seconda volta che si viene beccati, e con la minaccia della chiusura del locale (da 3 giorni a una settimana) dopo la terza volta. Con una direttiva ai vigili che dica nero su bianco che bisogna fare le multe. Insomma, l'unico modo per uscirne è rendere antieconomici questi malcostumi. E per farlo servono multe vere e certezza della pena. Ricordiamo, se mai ce ne fosse ancora bisogno, che il volantinaggi oselvaggio è la prima (la prima!) causa di sporcizia delle strade. Vedete una strada sporca? Fateci caso: nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di volantini finiti in terra. C'è perfino uno studio dell'AMA che conferma questa nostra impressione già espressa sul blog in tempi non sospetti. Non a caso, il primo post, il primo blitz di questo blog fu proprio contro i volantini pubblicitari. Un intervento rapido, a costo zero e di sicuro effetto. E allora, a tutti voi dico: continuate a togliere i volantini dai tergicristalli prima che finiscano in terra e continuate a tartassare i vigili, chiedendo l'applicazione della delibera. Chiedetegli di fare le multe. Rendiamo antieconomico questo genere di pubblicità, selvaggia e incivile oltreché illegale.
Pizza di qua, pizza di là, tutte le auto sono invase di volantini pubblicitari. In barba all'ordinanza antivolantino (non ci stancheremo mai di ricordarlo) emanata dal Sindaco e sbandierata mesi fa come se fosse la panacea di tutti i mali. In realtà, non solo i vigili non fanno le multe, ma sono anche all'oscuro dei contenuti della delibera. Lungi da noi aspettarci che da qui a qualche anno possano cambiare le cose. Troppo pochi i vigili, troppo svogliati, e troppo basse le multe per costituire un reale deterrente. A Roma l'unica ordinanza che realmente funziona è la legge non scritta del "lassa fa" e del "volemose bbene". Come si fa a cambiare una simile mentalità? Con multe esemplari (non 500 euro, bensì 5000 euro!), che raddoppiano la seconda volta che si viene beccati, e con la minaccia della chiusura del locale (da 3 giorni a una settimana) dopo la terza volta. Con una direttiva ai vigili che dica nero su bianco che bisogna fare le multe. Insomma, l'unico modo per uscirne è rendere antieconomici questi malcostumi. E per farlo servono multe vere e certezza della pena. Ricordiamo, se mai ce ne fosse ancora bisogno, che il volantinaggi oselvaggio è la prima (la prima!) causa di sporcizia delle strade. Vedete una strada sporca? Fateci caso: nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di volantini finiti in terra. C'è perfino uno studio dell'AMA che conferma questa nostra impressione già espressa sul blog in tempi non sospetti. Non a caso, il primo post, il primo blitz di questo blog fu proprio contro i volantini pubblicitari. Un intervento rapido, a costo zero e di sicuro effetto. E allora, a tutti voi dico: continuate a togliere i volantini dai tergicristalli prima che finiscano in terra e continuate a tartassare i vigili, chiedendo l'applicazione della delibera. Chiedetegli di fare le multe. Rendiamo antieconomico questo genere di pubblicità, selvaggia e incivile oltreché illegale.
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