Dove mangiare una pizza con pasta madre a Milano?
Da Lievito Madre al Duomo, la nuova pizzeria di Gino Sorbillo, se siete all’ombra della Madonnina.
Oppure da Mamà Creative Restaurant se siete in zona Sempione (per la precisione in via Procaccini 68).
Mi sembra doveroso, quando mi imbatto in una buona pizza a Milano, rendere nota la scoperta a quante più persone possibile. E visto che ultimamente è tutto un fiorire di aperture (l’ultima, di genere completamente diverso, è il Meatbar de Milan), tocca stare al passo con tutte le nuove insegne per non correre il rischio di perdersi qualcosa di buono.
Inaugurato lo scorso 22 ottobre, Mamà Creative Restaurant (contrariamente a quanto potrebbe sembrare, non è una catena) è di stampo napoletano, ma l’arredamento potrebbe stare benissimo in una avenue newyorchese.
Fondato da tre soci, offre un menù tipicamente mediterraneo, a base di prodotti esclusivamente DOP, DOC e DOPG con cui lo chef Vito Bardaro si sbizzarrisce: pasta (solo di Gragnano trafilata al bronzo), olio (solo evo), pesce fresco (crudités, spaghetti vongole e bottarga, salmone e alici marinate, souté di frutti di mare, linguine al cartoccio, spigola fritta, pescato del giorno, grigliata di pesce, frittura di paranza), pizza con pasta madre (solo 12 le varianti tra cui scegliere, tra cui quella con brie, caprino, fior di latte e pistacchio o la pizza con ripieno di ciccioli e ricotta).
La carne è tutta piemontese (costata di scottona pezzata alla brace, hamburger di fassona piemontese, tartara di manzo, filetto di manzo piemontese, salsicce provola e friarielli), da accompagnare con friarielli, zucchine alla scapece, tortino di melanzane, peperoni in padella, melanzane al funghetto, scarola alla napoletana. Dimenticavo i dolci, tutti fatti in casa.
Ma si mangia bene? La pizza è buona?
Sì a entrambe le domande.
Io ho scelto la Fresca DOP (lo so, sono una tradizionalista), con mozzarella di bufala D.O.P., pomodorini San Marzano, basilico e olio evo.
Il mio compagno ha preferito la Gitana (pomodorini gialli, mozzarella D.O.P., acciughe cantabriche):
Non mentirò dicendo che hanno faticato per convincerci a ordinare il dolce: il carrello era di fianco al nostro tavolo e mi ha strizzato l’occhio da quando siamo entrati (in particolare, due cannoli mi fissavano insistentemente).