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Pizzetti: “Dopo la sconfitta del 2009 la discussione sulle cause non si fece: e si sono sedimentati dissapori e acrimonie che stanno quotidianamente minando l’esistenza del Pd cremonese”

Creato il 23 giugno 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

Anch’io come Deo Fogliazza penso che il tempo sia galantuomo. Dopo la sconfitta amministrativa del Centrosinistra Fogliazza ed io, pur da posizioni opposte ma credo con eguale spirito, fummo tra i pochi a chiedere una discussione politica sulle ragioni che l’avevano determinata. La discussione non si fece e in sua vece si sono sedimentati dissapori e acrimonie che stanno quotidianamente minando l’esistenza del PD cremonese.
Il distacco dalla realtà è consistito nel non voler comprendere, o farsene ragione, che un ciclo politico era davvero esaurito comportando l’assoluta necessità di aprirne uno differente. Cremona ha solo anticipato prima Mantova e poi Parma. In tutte e tre le realtà il Pd ha prodotto il medesimo schema refrattario al cambiamento restandone travolto. Quando la sicumera prende il posto dell’analisi è sempre così che va a finire.
All’epoca SWG ci segnalava che quasi il 40% del nostro elettorato considerava possibile spostarsi su altri candidati. Contemporaneamente IPSOS ci diceva che il 30% dei nostri elettori pronosticava una vittoria del Centrodestra. Fare spallucce a queste crude verità ha determinato il distacco dalla realtà. Noi a Cremona abbiamo sempre vinto quando siamo stati motore del cambiamento cogliendo gli umori della comunità, quando abbiamo smesso di farlo diventando freno abbiamo perduto.
Ovviamente le responsabilità sono di tutti ma non distribuite in egual misura tra chi ha intuito e chi no. E’ un basilare principio etico prima ancora che politico.

Luciano Pizzetti

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