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Plagio letterario – Come scoprire i ladri di idee

Creato il 19 settembre 2012 da Editoredimestesso

Plagio letterario – Come scoprire i ladri di idee

Il primo caso accertato di plagio letterario risale al poeta romano Marziale, che nel suo famoso epigramma 52 accusava un rivale di aver letto in pubblico i suoi versi spacciandoli per propri. Non a caso il termine plagio (in inglese plagiarism ed in francese e tedesco plagiat) deriva proprio dalla lingua latina e significa appunto furto, rapimento.

Appare chiaro come oggi, a circa duemila anni di distanza, il problema sia sentito più che mai soprattutto dagli autori che, pubblicando nel web, decidono di mettere a disposizione di tutti le proprie creazioni.

Come tutelarsi da chi in mala fede ruba i nostri contenuti e li ripubblica senza inserire un link che riporti all’originale o peggio ancora attribuendoli a se stesso?

Intanto bisogna sapere che

Tutte le opere di ingegno creativo (poesie, romanzi, canzoni, etc) sono tutelate dalla legge speciale del 22 aprile 1941, n. 633, che attribuisce all’ideatore all’atto stesso della creazione tutti i diritti connessi all’opera, sia quelli patrimoniali (legati alla sua riproduzione e vendita) sia quelli morali (diritto alla paternità e all’integrità). I primi possono essere ceduti a terze persone (ad esempio agli editori) gli altri no, rimangono vita natural durante di proprietà esclusiva dell’autore.

Ne consegue che chi si appropria di testo altrui non solo compie un’azione bieca dal punto di vista morale ma viola a tutti gli effetti la legge.

Esistono nel web diverse soluzioni gratuite per scoprire se qualcuno ha ripubblicato senza il nostro consenso una nostra poesia o un nostro scritto, una delle migliori è copyscape, un web utility che consente di individuare in quali pagine web è stato duplicato il nostro testo. Servizi molto simili sono offerti anche dallo stesso Google Alert.

Una volta accertato il plagio è consigliabile come prima cosa scrivere al webmaster del sito o al suo hosting provider e chiedere la rettifica o la cancellazione del contenuto incriminato. Se non si riceve risposta è possibile segnalare l’accaduto ai principali motori di ricerca che, non apprezzando i contenuti duplicati, si dimostrano generalmente molto disponibili in questo senso. In ultima analisi, se tutto questo non dovesse servire, è possibile muoversi per vie legali e citare in giudizio il “ladro di idee”.



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