Plagyricon

Creato il 12 giugno 2010 da Cappellaio
La mia personale opinione del Luttazzi comico si è molto consolidata del tempo. La sua fama e popolarità l'ha ottenuta per merito delle sue spiccatissime qualità di mancanza di peli sulla lingua, degli incisivi attacchi al mondo dei benpensanti e della politica (vinse tra l'altro la Zanzara d'oro nel 1989) e della genialità dei suoi tempi comici. Storici ad esempio i suoi personaggi in Mai dire Goal quali Panfilo, Maria Lippi, il prof Fontecedroe Luisella.
Personalmente l'ho apprezzato assai in Satyricon, il suo personalissimo talk-show american-style nella libertarissima raidue del grande Carlo Freccero (quelli erano bei tempi!) che risale ormai al 2002. Ricordo in particolare le interviste a Capossela e a Travaglio, molto prima che i due diventassero celebri e soprattutto Travaglio entrasse violentemente nella scena quotidiana giornalistica, televisiva e teatrale italiana. Circa la sua comicità negli ultimi anni però credo si sia troppo fossilizzata su due bastioni centrali: Berlusconi e la f**a. Senza questi due must credo che a Luttazzi mancherebbe pesantemente materiale da cui attingere per il suo lavoro.
In questi giorni i giornali italiani danno seguito al video diffuso via Youtube e Facebook in cui il comico di Santarcangelo di Romagna viene accusato di aver copiato circa 500 battute. Lui sceglie, oltre al suo sito ufficiale, il Fatto quotidiano per rispondere a tutte le critiche pervenute. Qui ribatte che è normale che un comico di ispiri ad altri colleghi, vedi Allen con Groucho Marx, ma in tale caso pare si sfiori il plagio. Almeno questo è quello che scrivono i giornali e quello che sostengono anche molti suoi fan delusi. Lui però cita, non ripete.
Io rimango piuttosto un pò costernato quando leggo che sarebbero soprattuto i giornali di destra ad averlo fatto circolare in maniera così capillare quel video. Bah. E' vero che Libero ed Il Giornale ci hanno marciato un pò sopra ma guai a sottovalutare come anche L'Unità e la Repubblica abbiano riportato i fatti in maniera molto netta, chiedendo esplicitamente delle repliche all'interessato. Mai giunte se non in questa intervista, che per il comico mi è parsa più un J'accuse generalizzato che altro. Un modo di imporsi alla Marchese del Grillo. Alla Io sò io e voi nun sete un cazzo

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