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Planck vs. LHC

Creato il 07 agosto 2010 da Stukhtra

Se ha successo uno, fallisce l’altro. E viceversa

di Marco Cagnotti

Per gran parte del Novecento la fisica delle particelle e l’astrofisica hanno viaggiato distinte e separate, ciascuna per i fatti propri, solo con occasionali punti di contatto. Poi, negli ultimi tre decenni del XX secolo, s’è capito che una non poteva fare a meno dell’altra, ossia che i risultati ottenuti di qua potevano trovare applicazioni di là, che i conti sviluppati per risolvere i problemi dell’una tornavano utili anche per l’altra. La ragione è piuttosto semplice. Da un lato, i fisici delle particelle si sono messi a proporre teorie impossibili da verificare in laboratorio perché al di là delle possibilità tecnologiche degli sperimentali. Quindi bisognava andare a cercare dove, nell’universo, quelle condizioni estreme compaiono o sono comparse spontaneamente. Nei paraggi dei buchi neri, per esempio, oppure pochi attimi dopo il Big Bang: tutta roba di competenza degli astrofisici e dei cosmologi. D’altro canto, questi ultimi si sono trovati a studiare sistemi nei quali non si può prescindere dalle conoscenze acquisite in fisica delle particelle. Ecco quindi la commistione, il confronto, il dialogo proficuo. Usando strumenti diversi che, alla lunga, possono anche entrare in competizione.

Continua… (Corriere del Ticino)


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