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PLATO'S CAVE Servo/Padrone, di Maurizio Mazzarella

Creato il 19 aprile 2015 da Athos56
PLATO'S CAVE Servo/Padrone, di Maurizio Mazzarella
PLATO'S CAVEServo/PadroneVideoMapnetwork/M.A.P.di Maurizio Mazzarella
E' una ricetta particolare quella dei Plato's Cave, un gruppo originale e di prospettiva che prova ad evolvere con una forte personalità la matrice del rock d'autore. La loro musica è una fusione dal rock progressivo degli anni settanta, sia esso italiano e fortemente britannico, ma è anche nel rock wave degli anni ottanta che i Plato's Cave riescono a trovare palpabili tracce delle proprie radice. Ne viene fuori un prodotto unico nel suo genere come Servo/Padrone, tecnicamente valido e di notevole livello da un punto di vista prettamente compositivo. La profondità dei testi è un altro elemento che pone i Plato's Cave al di sopra del livello comune di qualsiasi band attuale. La loro particolarità e nell'aver tratto dei palesi insegnamenti dal meglio del rock, per poi evolverlo a proprio piacimento, con un occhio di riguardo all'attualità. Per questi aspetti Servo/Padrone è un album fluido e dinamico, che piace sin dalle prime note di L'omicidio di un suicida, brano dai ritmi lenti e dai contenuti intensi, L'uomo assoluto prosegue e rimarca la cura degli arrangiamenti, mentre Il Viandante ci mostra una band più ruvida che strizza l'occhio in più frangenti alla Premiata Forneria Marconi. La poesia si tramuta in musica in Eclissi Popolare e Wilma, due componimenti supportati da bellissime chitarre acustiche, differentemente Ingiuria Part I e Part II sono due momenti introspettivi, che uniscono la dimensione tradizione del gruppo a quella più moderna, a seguire L'opposizione all'accezione nei suoi circa otto minuti di durata mette in mostra l'aspetto progressive di un gruppo capace di stupire in ogni circostanza. Viaggio Introspettivo è un altro momento profondo, capace di indurre alla meditazione in una sorta di fusione tra i Pink Floyd ed i Pain Of Salvation, L'eco delle Valchirie dura poco più di due minuti, ma giova di un testo frutto di una straordinaria ispirazione. Canzone Per Un Prigioniero è un altro momento duro che fonde la rabbia alla melodia, la parola fine invece giunge con L'Applausooltre sette minuti di arte sopraffina che riassumono tutto lo spessore di un gruppo destinato ad un futuro importante.   Potremmo stare ore ed ore a cercare di paragonare i Plato's Cave ad altre band dal passato e dal presente importante, ma a prescindere da ogni probabile somiglianza, la realtà dice che il combo campano è una sorta di riassunto del meglio del rock d'autore e che ad esso viene aggiunta l'anima di insieme di musicista che ha voglia di lasciare al segno e se queste sono le premesse non avrà particolari problemi ad imporsi.


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