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Platone; Pillole filosofiche XXIII

Creato il 19 maggio 2014 da Marvigar4

Platone

Platone, Eutidemo 290b-c

ἡ στρατηγική μοι δοκεῖ, ἔφην ἐγώ, τέχνη παντὸς μᾶλλον εἶναι ἣν ἄν τις κτησάμενος εὐδαίμων εἴη.

οὐκ ἔμοιγε δοκεῖ.

πῶς; ἦν δ᾽ ἐγώ.

θηρευτική τις ἥδε γέ ἐστιν τέχνη ἀνθρώπων.

τί δὴ οὖν; ἔφην ἐγώ.

οὐδεμία, ἔφη, τῆς θηρευτικῆς αὐτῆς ἐπὶ πλέον ἐστὶν ἢ ὅσον θηρεῦσαι καὶ χειρώσασθαι: ἐπειδὰν δὲ χειρώσωνται τοῦτο ὃ ἂν θηρεύωνται, οὐ δύνανται τούτῳ χρῆσθαι, ἀλλ᾽ οἱ μὲν κυνηγέται καὶ οἱ ἁλιῆς τοῖς ὀψοποιοῖς παραδιδόασιν, οἱ [290c] δ᾽ αὖ γεωμέτραι καὶ οἱ ἀστρονόμοι καὶ οἱ λογιστικοί θηρευτικοὶ γάρ εἰσι καὶ οὗτοι: οὐ γὰρ ποιοῦσι τὰ διαγράμματα ἕκαστοι τούτων, ἀλλὰ τὰ ὄντα ἀνευρίσκουσιν ἅτε οὖν χρῆσθαι αὐτοὶ αὐτοῖς οὐκ ἐπιστάμενοι, ἀλλὰ θηρεῦσαι μόνον, παραδιδόασι δήπου τοῖς διαλεκτικοῖς καταχρῆσθαι αὐτῶν τοῖς εὑρήμασιν, ὅσοι γε αὐτῶν μὴ παντάπασιν ἀνόητοί εἰσιν.

«Mi sembra che l’arte strategica sia quella che più di ogni altra potrebbe rendere felice chi la possiede», dissi io.

«Non mi pare».

«Come?», chiesi io.

«Questa è un’arte che va a caccia di uomini».

«Perché mai?», domandai io.

«Nessun’arte di caccia va oltre l’inseguire e catturare la preda. Dopo che hanno catturato ciò che cacciano, non sono capaci di servirsene, ma i cacciatori e i pescatori lo consegnano ai cuochi, mentre i geometri, gli astronomi e i ragionieri – infatti sono anche questi cacciatori, perché ciascuno di essi non produce le figure, ma scopre quelle che esistono – poiché, dunque, essi non sono capaci di servirsi di quelle, ma solo di cacciarle, affidano ai dialettici il compito di valersi delle loro scoperte, almeno quelli tra loro che non sono completamente stolti».

Traduzione di Raffaella Falcetto, Platone, Tutte le opere, Newton & Compton, Roma, 1997, pp.216-217.



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