Tra i migliori film di rapina dell'ultimo decennio, perfetto esempio di costruzione narrativa, "The bank job", nonostante il protagonista superpompato Jason Statham, non è produzione Hollywoodiana, viene dall'Inghilterra e porta la firma di un regista del luogo, Roger Donaldson. Il primo elemento di differenza con il cinema americano è la cura fotografica, così come la capacità di regia, molto diversa dalle storie scolastiche dell'ultimo action d'oltreoceano. Passato quasi inosservato da noi, riscopritelo, perchè è un film da intrattenimento intelligente. Non uscito in sala, è presente in Dvd e già programmato da tempo sulle reti satellitari.
La storia di John Lennon adolescente, un ritratto emozionante di una biografia all'apparenza normale. Anche il film non se la sente di andare oltre la sempice visione biografica, ma la fattura è ottima, grazie anche ad un cast fortissimo, con Kristin Scott Thomas ancora musa dei cineasti inglesi, e con il giovane Aaron Johnson ad interpretare la star con piglio energico. Dirige Sam-Taylor Wood, e l'unico Beatle presente è l'amico più vecchio di Lennon, quel Paul McCartney interpretato da Thomas Sangster. Anne Marie Duff è la gemma interpretativa del film. Il film esce in Italia il 3 Dicembre. Sul blog trovate la recensione.
E' un piccolo capolavoro, "This is England", storia di disagio e di crescita di un giovane ragazzino emarginato, che sceglie la strada piena di rabbia del movimento "skinhead", le teste rasate. Il film è una chiara volontà di aprire un varco su un periodo storico controverso, l'Inghiletta della Thatcher e dell'invasione alle Isole Falkaland, e di presentare i caratteri sociali e di gestazione di un movimento tanto complesso. Il film è inedito in Italia,nonostante i premi. Diretto da un regista dell'eccellenza indipendente inglese, Shane Meadows, il film è inedito nel nostro paese.
Altro prodotto indipendente, "Four Lions" è uno dei film più apprezzati dell'anno. Esemplificazione di un Regno Unito che sa giocare, è un ritratto cinico e spietato sul fondamentalismo e sul terrorismo, con un inizio divertente ed un finale, in crescendo, che, nella sua assoluta pazzia e nell'immagine mostruosa e grottesca che si mette insieme, è realmente in grado di sconvolgere lo spettatore.Diretto da Christopher Morris, il film è inedito in Italia.
Siamo su livelli diversi. E ad un'integrazione di parti narrative e musicali. E, soprattutto, siamo dalle parti del documentario, ma anche della cura dell'aspetto visivo maniac. Siamo nel metacinema e nell'avanguardia, con il mock in agguato. Probabilmente mai nessuno ha raccontato una storia sul rock in modo così rutilante e con una tale acapacità narrativa che, insieme mescola semplicità e innovazione. Il regista è un grande Winterbottom, che di Ian Curtis, dei New Order, fa rivivere lo spirito, ma non viene meno mai ad una correttaresa cinematografica, risultando originale. "24 Hour Party People" è uscito nel 2002, ma in Italia è arrivato in dvd soltanto nel 2009.
"In the loop" è il geniale film di un vero genio della commedia, Armando Iannucci, una vera star nel mondo british e con largo seguito sul web. Si tratta di uno sceneggiatore che sa dosare elementi parodistici rendendoli prettamente artistici. Il film si permette di citare Kubrick e il suo "Dr. Stranamore". Il film è uno dei più bei ritratti corali e satirici della storia recente, è un j'accuse politico, e, con un umorismo british, è tagliente e incisivo. Sorta di sequel della serie "The Thick of it" è una commedia amara brillante, con un cast impeccabile e digressioni azzeccate. "In the loop", inedito in Italia, ha ricevuto la nomination nella categoria "Miglior Sceneggiatura Adattata" agli Oscar dell'anno scorso. Ed è pura antologia.
"Hunger" è il film inglese più acclamato degli ultimi anni. Vinse la Camera d'oro a Cannes. Diretto dal giovane Steve McQueen, e interpretato con un misto di asciuttezza e intensità da Michael Fassbinder (per chi vi scrive un'interpretazione simbolo della decade conclusa), il film è una rievocazione di una storia realmente accaduta, che coinvolge un personaggio discusso, Bobby Sands, militante dell'IRA, e della sua vita in carcere, fino allo sciopero della fame, per ottenere l'attribuzione dello status di prigioniero poiltico, che gli costò la vita. Il film è una sorta di horror reale, con gli uomini ridotti ad uno stato larvatico (Hunger è un titolo appropriato) e conquista emotivamente. Ambientato nella tristemente nota prigione di Maze è un atto durissimo, quasi muto, per poi esplodere. Inedito nel nostro paese.