Magazine Diario personale
Dove ero rimasta? Ah sì, davanti al Capitolium alla ricerca di un mezzo di trasporto per raggiungere il Vedado. In un primo momento volevamo prendere un coco taxi, pensando che fossero più economici, ma non è così. Per risparimare abbiamo cercato dei taxi abbastanza grandi, le vecchie auto americane anni '50 che qui hanno una vita sorprendentemente lunga, e abbiamo contrattato una tariffa di 1 CUC a persona fino a Plaza de la Revoluciòn.
Tappa sicuramente immancabile in una visita a Cuba. La piazza è decisamente immensa, qui i cubani hanno ascoltato la voce di Fidel Castro nei suoi discorsi al popolo cubano, ma è sempre qui che gli stessi cubani, circa un milione di persone, si sono dati appuntamento per ascoltare le parole di Giovanni Paolo II, nel corso del suo storico viaggio del 1998.
La piazza è il cuore politico di Cuba, circondata da brutti edifici governativi, sulle cui facciate campeggiano le immagini gigantesche di Che Guevara e di Camilo Cienfuegos.
Al centro della piazza c'è il monumento a Josè Martì, uno dei tanti che Cuba gli ha dedicato, ma questo è senza dubbio il più imponente. Con i suoi 138,5 metri è la costruzione più alta de l'Avana. Da qui, pare, si goda una vista magnifica della città. Al modico prezzo di 2 CUC si ha accesso all'ascensore che porta sul belvedere, ma noi non siamo stati così fortunati. Il monumento era inavvicinabile, protetto da guardie armate. Non ci è stato possibile neppure capire il perché, ci hanno allontanato e basta dicendo "Serrato".
Nato qui a L'Avana, Martì è sepolto a Santiago de Cuba, nel Cementerio Santa Efigenia, lo stesso dove Fidel Castro ha già dato disposizioni affinché gli venga costruita la sua ultima dimora.
Il monumento di plaza de la Revoluciòn è anche un museo dedicato al più grande eroe nazionale cubano. Martì, poeta e scrittore, fu infatti anche uno dei leader del movimento per l'indipendenza cubana. Una delle sue composizioni è stata messa in musica ed è diventata la canzona cubana più famosa al mondo, provate a indovinare quale... si è proprio lei Guantanamera.
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