Il Planking si rinnova e diventa Plumbking, l’acrobatico e per niente igienico scivolamento all’interno del w.c., con le gambe in verticale e il viso rivolto alla seduta.
E’ la new-entry del bizzarro e affollato mondo telematico che miete mandrie di annoiati proseliti pronti a qualsiasi esperienza pur di acquistare popolarità nel web, persino introdurre la testa nel ricettacolo dei nostri movimenti intestinali.
Per un fugace lasso di tempo, utile a impegnare la mente vuota di stolti internauti in cerca di visibilità, singolare successo ha avuto il Planking, stare sdraiati a faccia in giù su qualunque superficie potesse sostenere il peso dell’ottusità dei partecipanti. Muscolatura contratta nello sforzo della massima estensione, braccia incollate al busto e gambe irrigidite, gli oggetti su cui comprovare la propria abilità si sono rivelati eterogenei e pericolosamente fantasiosi.
Sottili ringhiere di balconi, strisce pedonali, la cima di un tetto o i binari del treno, il tutto meticolosamente documentato e prontamente diffuso in internet.
Proviamo a ipotizzare la motivazione da cui può nascere il desiderio di arrampicarsi su un palo alto quattro metri ed interpretare il ruolo dello stoccafisso ma non troviamo risposta.
Peggiore risultato otteniamo interrogandoci sull’eventuale piacere di colui che infila totalmente la testa nel water con percettibile soddisfazione. E raggiunge l’orgasmo intellettivo nel momento in cui riesce abilmente a tirare lo scarico mentre gli organi sensoriali perlustrano l’interno della toilette assaporandone gli inebrianti profumi.
Ci si può incatenare davanti al Parlamento italiano per protestare circa la lievitazione dello stipendio dei politici, è fattibile lo sciopero della fame al fine di svegliare coscienze assopite ma al planking e al plumbking proprio non troviamo un senso.
Una volta i libri erano affezionati compagni d’avventura e fonte di impagabili godimenti.
Riscopriamo il riservato e introspettivo piacere letterario e abbandoniamo per un attimo la voglia di apparire. Ci farebbe bene.
Roberta Paoletti @FalloSapere
