(concetti estrapolati dall’intervista al prof. Soumitra Dutta al Festival delle Citta’ Impresa )
Il web non è più solo materia per grandi multinazionali ma anzi, sempre di più, anche le PMI potranno godere dei vantaggi che internet porterà al loro progetto d’impresa; dalla brand awereness, alla comunicazione online e dalla filosofia web 2.0 ai social networks.
Ecco i punti salienti dell’intervista al prof. Soumitra Dutta che mi hanno colpito di più.
- il web 2.0 e’ un acceleratore del ‘tempo reale’ che offre alle aziende nuovi strumenti di marketing, per far meglio conoscere il loro marchio e i loro prodotti:- le tecniche del marketing virale permettono ora di raggiungere grandi masse di consumatori con una rapidità prima inimmaginabile;
- i social network creano un rapporto più costruttivo con gli stakeholder interni e esterni: azionisti, dipendenti, clienti;
- ancora, i social network insegnano alle aziende ad accelerare i loro processi interni: ci sono aziende che usano sistemi simili a Twitter per ottenere dei feedback immediati sulle loro decisioni chiave.
Per le PMI il web 2.0 è un dono, una benedizione internet è ‘la grande livellatrice’: su Internet nessuno sa se sta dialogando online con una piccola impresa o con la filiale di una grande multinazionale. E qualsiasi impresa, per quanto piccola, ha accesso allo stesso mercato globale online di un grande gruppo.
Ciò detto, è però certo che le piccole imprese devono fronteggiare difficoltà maggiori delle grandi. Intanto perché non hanno, per forza di cose, uno staff dedicato al web. Molti di questi problemi saranno risolti dalla tecnologia stessa, man mano che le nuove applicazioni renderanno più facile l’accesso online per utenti non tecnici. Ma su altri fronti, più strutturali, sarebbe opportuno che le imprese ricevessero supporto dai governi, dalle istituzioni. Sarebbe utile che pubblico e privato creassero delle partnership per aiutare le piccole imprese a superare il gap tecnologico».
E la sfida per le PMI si fonda sul livello di formazione e di ambizione dei proprietari. Sono proprio gli imprenditori stessi a fare la differenza. Le piccole e medie imprese possono andare online e accedere alle potenzialità del web se l’imprenditore per primo capisce l’importanza del web, se è lui stesso il primo a cercare aiuto, a sollecitare soluzioni, sia dal settore pubblico che da quello privato.