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Pochi ma buoni

Creato il 01 maggio 2011 da Auroradomeniconi

Buongiorno mondo,

sono finalmente tornata nel regno dei vivi e mi accingo a raccontarvi della bella giornata di ieri. Iniziamo subito col dire che mi ero dimenticata della partita Cesena-Inter, per cui quando sono partita con mio babbo per recarmi a Cesena per strada c’era un traffico bello sostenuto… ho rischiato di arrivare alla presentazione quasi all’ultimo minuto, invece poi abbiamo recuperato terreno e alle 16.50 ero in libreria per preparare la postazione a me riservata.

Oltre alle copie del libro avevo preparato, nell’ordine: delle foto in formato A3 da appendere, dei cartoncini pubblicitari, il libro delle firme per i partecipanti (che ho inaugurato alla prima presentazione e che continuerò a portarmi dietro), i segnalibri (mio simpatico omaggio ai partecipanti), le guide che hanno consentito a me e Monica di prepararci ai viaggi in Scozia, i CD che abbiamo acquistato in viaggio e il mio pc dal quale fare ascoltare una selezione musicale (che ho poi scelto di utilizzare come sottofondo in attesa dell’arrivo del pubblico).

Pochi ma buoni

Il mio cantuccio

Devo dire che ho avuto una bella sorpresa: il pubblico non è stato molto numeroso (vuoi perchè pioveva, vuoi perchè c’era la partita), però è stato da subito molto attivo e ha risposto molto bene agli stimoli che io e la mia intervistatrice abbiamo lanciato. L’incontro è stato, quindi, come me l’ero immaginato: più che un’esposizione sterile di aspetti legati al libro si è instaurato un vivace dialogo, che ha reso il pomeriggio molto interessante e coinvolgente grazie al continuo scambio di pensieri, di opinioni, di ricordi e di esperienze che tutti avevamo della Scozia.

Per me ed Irene è stata anche una bella soddisfazione: il primo sms che ho ricevuto ieri sera, al ritorno a casa, era proprio di Irene che constatava come “insieme siamo una coppia perfetta”. Devo dire che anche se mi riesce molto più facile scrivere di me piuttosto che raccontarmi parlando, insieme ad Irene sto scoprendo di potercela fare abbastanza facilmente

;-)
Oggi nella mia casella di posta ho trovato un’email di una persona che ieri era presente: si complimenta con me per il fatto che sono una grande intrattenitrice.
Pochi ma buoni
Questo mi fa molto piacere: si vede che ieri alla fine ero a mio agio con la piccola combriccola che si era creata, così che sono riuscita a far passare in secondo piano il mio lato un po’ introverso. E’ anche vero che il semplice fatto di aver scritto un libro – di stampo autobiografico, poi – comporta di per sé la necessità di parlare di me in quanto autrice e al contempo protagonista del libro… prima di ogni presentazione questo è l’aspetto che forse mi spaventa di più; invece, alla fine di ogni incontro mi ritrovo ad assaporare la soddisfazione per avercela fatta insieme alla gioia e all’emozione di aver dato vita a un bel momento di aggregazione. Sono un’esordiente anche sotto questo punto di vista, d’altronde… ma piano piano imparerò i trucchi del mestiere
;-)

Essere riuscita a coinvolgere il pubblico mi ha dato una forte carica: tutti hanno partecipato attivamente, prendendo parte alla conversazione e sono molto grata alla “lettrice a sorpresa”, che invitata da me si è prestata per leggere alcuni brani del libro. Un grazie di cuore a Serena, che è stata bravissima perchè è riuscita a rendere ogni passaggio con la giusta intenzione!

Un altro fattore sorpresa – per me, questa volta – mi è stato regalato da Daniela e gli altri gestori della Libreria Bettini, che a fine presentazione hanno offerto da bere e da mangiare per tutti i convenuti. Un grazie di cuore a tutti voi, ragazzi, per la cortesia, la gentilezza e la disponibilità mostrate nei miei confronti.

A fine giornata, nel libro delle firme ho trovato questo commento: “Ottima presentazione, vivace e a più voci. Mi avete fatto voglia di ritornare in Scozia”. Devo dire che se è questo l’effetto che scaturisce dalla presentazione del mio libro, per me l’obiettivo può considerarsi raggiunto! Grazie a tutti per aver preso parte all’incontro.

Alla prossima,

Aury



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