Magazine Cultura
“Decreto ispirato dai talebani del mercato” lo ha definito Marco Vitale due mesi fa, intervistato da “Avvenire”. Un giudizio che non ha indotto la…banda Renzi (altro che La Pira!) a fare marcia indietro, “lasciando che comandi un potere finanziario sempre più concentrato e incontrollato, che non è disposto ad accettare né limiti né competizione”. La cosiddetta riforma delle Popolari (banche, credito cooperativo) è passata (verbo appropriato…) in Parlamento, l’appello di Leonardo Becchetti e Giovanni Ferri, firmato da 163 economisti e accademici, è risultato vano. Da noi -non così nella Germania della signora sola al comando, Frau Merkel- anche la democrazia economica non gode di buona salute, evidentemente. L’unica voce che resiste, sostiene Marco Vitale, è quella cattolica. Gli scritti, e le azioni, dei grandi pensatori liberali (Vitale cita Einaudi, Sturzo, Roepke) sono estranei alle Leopolde.Nella vicenda un paradosso: decide l’esecutivo, non il mercato. E quelli della cosiddetta Area popolare? Non pervenuti: eppure doveva bastare la parola. Gian Paolo Vitale