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Poco prima di fare il giro per spegnere le luci, però, Emma si decise finalmente a parlare…

Da Vivianap @vpicchiarelli

large__7955960162_9Poco prima di fare il giro per spegnere le luci, però, Emma si decise finalmente a parlare: «Se ne è andato presto.»
Matilde cercò di mascherare l’angoscia che montava.
«Sì, impegni improrogabili. Di lavoro, mi pare.»
«Come siete rimasti?» indagò Emma.
«Non siamo rimasti» rispose laconica Matilde.
«Quindi è finita? Di nuovo?»
«Non è mai iniziata. Come anni fa. È rimasta anche questa volta nel limbo. Si vede che proprio non c’è verso. A volte, il destino non ha nulla di meglio da fare che divertirsi a nostre spese, mi pare ovvio, ormai.»
«Il destino c’entra ben poco. Nulla può contro l’incapacità, tutta umana di saper cogliere l’attimo. La mancanza di coraggio è il nostro peggior nemico» sentenziò Emma.
«Tu lo sai bene, non è vero?» azzardò Matilde, con il chiaro intento di ferirla, sapendo come affondare il coltello. Per poi pentirsene un attimo dopo.
«Direi di sì» rispose senza scomporsi «è la mancanza di coraggio che non mi ha ancora permesso di riavvicinarmi a mio figlio. Mi manca il coraggio di chiedergli scusa.»
Restarono in silenzio, il rumore della pioggia a fare da unico sottofondo.
«Lo sai che su di me puoi sempre contare, vero?» la interrogò Emma.
«Sì, certo. Tutto questo l’abbiamo fatto insieme, ma soprattutto l’ho fatto grazie a te. Non sarei qui altrimenti.»
«Bene. Vado a letto, ora. Buonanotte.»
«Buon riposo anche a te.»
Dieci minuti più tardi, Matilde stava per spegnere le luci della cucina, quando vide un libro aperto su uno degli sgabelli del bancone da lavoro della cucina. Si avvicinò per prenderlo e per riporlo in una delle mensole vicino alle ampie finestre. Era aperto su una pagina in cui qualcuno aveva sottolineato un passaggio. Lo lesse a bassa voce: Un’amicizia tra donne è come un continuo rammendo; è un maglione, anzi: tanti maglioni; è il sospiro di sollievo con cui, il primo giorno d’autunno, apriamo l’armadio e loro sono lì, che ci aspettano. Sono maglioni di shetland, che pizzicano un po’, come amiche dal carattere pungente, non risparmiano critiche taglienti; sono i pull modaioli che amano stare in vetrina, sotto gli occhi di tutti, amiche – energizzanti… E, poi, c’è il cardigan comprato per caso un giorno di pioggia in campagna o in una città straniera. Faceva così freddo e non avevamo niente di caldo in valigia. E, invece, quel maglione comprato per caso diventa il nostro preferito, non sappiamo più farne a meno. È il maglione che ci mettiamo quando siamo tristi, quello in cui stiamo più comode. È l’amica che chiamiamo quando la vita ci fa sentire al freddo. Quella che sa come consolarci, sempre.
Le sfuggì un sorriso. Di certo, Emma aveva fatto in modo di lasciarle quel messaggio.
Richiuse il libro e lesse la copertina: Lisa Corva, Ultimamente mi sveglio felice. Anche lei, ultimamente, si era svegliata felice. Non quella mattina, però. Non da quando Matteo era ripartito.

tratto da LA LOCANDA DELLE EMOZIONI DI CARTA
di Viviana Picchiarelli
a cura di Costanza Bondi

photo credit: rifqi dahlgren via photopin cc


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