451 atleti tra gara ufficiale e gara open hanno percorso più volte il circuito di 2km realizzato all’interno di Parco Ruffini (1.6km nel parco, cui si sommano i 400m percorsi ogni giro sulla pista dello Stadio Nebiolo) da sabato mattina a domenica mattina sfidando nell’arco di 24 ore se stessi e la propria capacità di resistenza.
Reus migliore tra i maschi
Titolo maschile del mondiale di 24 ore al 28enne tedesco Florian Reus capace di percorrere 132 giri del tracciato torinese per un totale di 263,899km alla media di 5:26 al km. Giusto per dare un’idea, è come se il neo campione iridato ed europeo avesse coperto nell’arco di 24 ore la distanza tra Torino e La Spezia. Salgono sul podio anche il polacco Pawel Szynal, con 261,181km percorsi alla media di 5:29 al km (130 giri) e il britannico Robbie Britton, con 261,140km alla media anche per lui di 5:29 al km. Se Reus e Britton erano attesi alla vigilia, la sorpresa è stata Szynal, al suo primo grande successo internazionale.
Nel femminile prima un’americana
Al femminile successo a stelle e strisce per Nagi Katalin, capace di percorrere in totale 244,495km alla media di 5:52km (122 giri). Alle sue spalle la connazionale Traci Falbo con 239,740km percorsi alla media di 6:00 al km (120 giri). Terzo gradino del podio per la svedese Maria Jansson che, con 238,964km percorsi alla media di 5:59 al km (119 giri) è la nuova campionessa europea.
Le squadre
Nella classifica a squadre al maschile successo per la Gran Bretagna che, oltre al terzo posto di Britton può contare sul 7mo posto di Pat Robbins (256,801km) e sull’11ma piazza di Steve Holyoak (252,836km): 770,777km i km totali percorsi dai sudditi di Sua Maestà. Secondo posto per l’Australia (Matthews Eckford 10mo, Horsburgh Ewan 14mo, Thwaites Michael 16mo) con un totale di 752,665km. Terza piazza per la Germania di Reus che può contare anche su Gunter Marhold 19mo e Christof Kuhner 33mo. Al femminile successo per gli Stati Uniti della campionnesa mondiale Nagy (Nagy, Guterl, Falbo) con 720,046km percorsi in totale. Seguono Svezia (Jansson, Nilrud, Fonn) con 684km totali percorsi e Polonia (Niwinska, Bereznowska, Matejczuk) con 678,468km.
Il bilancio azzurro del Mondiale di 24 ore
Il migliore degli azzurri al traguardo è il piemontese Paolo Rovera (ASD Dragonero), 18mo con 243,688km percorsi alla media 5:53 al km. Alle sue spalle 28mo Tiziano Marchesi (Bergamo Stars Atletica) con 238,020 km seguito dal compagno di club 43mo Nerino Paoletti con 227,032km. Al femminile migliore delle azzurre è Luisa Zecchino (Team Pianeta Sport Massafra), 18ma con 217,292km percorsi alla media di 6:34 al km. La seguono in classifica Sara Valdo (Runners Bergamo) 83ma con 153,550km e Sonia Lutterotti (Garda Sport Events) 92ma con 141,650km. 21mo posto nella classifica del mondiale a squadre, 15mo nel ranking europeo.
L’Open Race
Accanto alla gara ufficiale ha preso il via anche la gara open con un centinaio di atleti iscritti provenienti da tutto il mondo e di ogni età (anni di nascita dal 1992 al 1938). Si aggiudica questa prova il francese di origine italiana Piero Lattarico con 241,236km percorsi. Sul podio anche gli italiani Nicolangelo D’Avanzo (ASD Bisceglie Running) con 221,450km e Tarcisio Fresia (Gs Zegna) con 208,494km. La prova femminile viene invece vinta da Paola Addari (GS Runners Cagliari) con 186,888 km percorsi. Alle sue spalle Elisa Suman (Venezia Runners ATL.) con 167,750km e Mariagrazia Montabone (Atl. Giò 22 Rivera) con 160,081km.