Una poetessa colta, emancipata ed eccentrica; nota negli ambienti culturali parigini per i suoi versi ma anche per gli abiti eleganti e per il lussuoso stile di vita.
Renée Vivien, il cui vero nome era Pauline Mary Tarn, è stata una fra le più importanti interpreti della poesia femminile di inizio Novecento. Di origini anglo-americane, visse fra New York, Londra e Parigi, dove ebbe modo di frequentare i salotti letterari più rinomati del tempo. Non nascose mai la sua omosessualità e condusse una vita fra il lusso del suo appartamento parigino – arredato con mobili pregiati e dotato di un giardino giapponese – l’abuso di alcolici e i frequenti episodi anoressici, che la segnarono pesantemente. Nel 1908 oberata dai debiti tentò il suicidio con il laudano. Morì l’anno successivo di pleurite a soli 31 anni.
Rose della sera
Rose sul mare, rose nella sera,
e tu che vieni da lontano, le mani colme di rose!
Aspiro la tua bellezza. Il tramonto fa piovere
le sue ceneri d’oro e le sue polveri rosa…
Rose sul mare, rose nella sera.
Un sogno evocatore tiene chiuse le mie palpebre.
Aspetto, senza sapere davvero ciò che invano attendo,
dinnanzi al mare simile a mille scudi di bronzo,
ed ecco che sei giunta, recandomi delle rose…
Oh rose nel cielo e nella sera! Oh mie rose!
(da: Le Grand Livre de la Rose, Paris 1976 trad. C. Poma)