Per me che faccio musica da sempre spesso mi viene difficile essere attratta al primo colpo da una canzone . Mi lascio trasportare prima dal giudizio tecnico vocale, dalla forma musicale, dagli arrangiamenti. Questo brano invece è scivolato tutto intero nella mia anima, quando suol dirsi, un colpo di fulmine! Non ho avuto il tempo di giudicare perchè mi ha subito conquistata.
Omines è una poesia cullata dalla musica. Parole che riecheggiano la nostra tradizione linguistica e poetica. Si può immaginare scritta a quattro mani con Peppinu Mereu e intonata da Andrea Parodi, voce meravigliosa che tanti di noi hanno amato, e non dispiace immaginarlo mentre duetta con questo gruppo di voci giovani e calde, chiare e sfrontate.
Omines, scritta testualmente in sardo da Sergio Era e pubblicata lo scorso mese di Ottobre, è il primo inedito dei Phonema e segna un passaggio importante per il gruppo. Le musiche della canzone sono dello stesso Sergio, composte con il fratello Gian Michele Era, e con gli arrangiamenti di Andrea Cossu.
Omines è una canzone dai forti tratti emotivi che affronta tematiche attuali e concrete, senza rinunciare a un forte clima poetico. Al centro del testo c’è un uomo che guarda il suo mondo, la Sardegna, percepisce tutta la difficoltà di esserci e la racconta descrivendo rabbia senza rassegnazione; rabbia nel vedere la propria terra saccheggiata e spesso umiliata. Il canto dell’uomo non è chiuso ma capace di guardare all’altro, percepire un dolore e una difficoltà che accomuna e rende simili nella condivisione.
La canzone, strofa dopo strofa, passa il confine del sé e della Sardegna stessa. Omines è attuale perché descrive una condizione di precarietà, di conti che non tornano, di disoccupazione e d’ingiustizie sociali, è il canto di un’umanità che non delega ma si assume le proprie responsabilità. Restare, partire, migrare? La canzone non dà pretestuose risposte ma descrive un percorso di coscienza, un’assunzione di responsabilità che nasce dal guardare alla propria terra con uno sguardo da protagonisti.
La musica che accompagna le parole risulta circolare e, piano piano, si apre verso l’esterno, con le quattro voci dei componenti del gruppo che accompagnano l’ascoltatore in un percorso intimo, in un crescendo di armonizzazioni vocali e un ritmo sempre maggiore, che coinvolge l’ascoltatore in una sorta di coro collettivo.
Il primo brano inedito dei Phonema è anche un videoclip, girato nell’estate del 2014, per la regia di Andrea Kondra, nelle campagne e nei boschi di Illorai, piccolo comune della Sardegna che ha patrocinato il lavoro, in una sapiente ottica di valorizzazione del territorio.
Omines video clip. Regia, Fotografia e montaggio: Andrea Kondra; Location: Illorai; Realizzazione: Agosto – Settembre 2014; Durata: 3’43”; Produzione: Alessandra Palmas con il patrocinio del Comune di Illorai.
I quattro componenti del gruppo camminano nelle campagne perfettamente integrati nel paesaggio, si muovono con la naturalezza e la famigliarità della casa. Panoramiche, primi piani e particolari si alternano. La visione d’insieme riesce a interpretare un sotteso della canzone: un legame profondo con la terra intesa come natura da vivere in modo quasi panteistico e allo stesso tempo carnale. I primi piani sui volti dei cantanti sono intensi e danno espressione e corpo al testo con una mimica coinvolgente ed emotiva.
Il videoclip riesce a raggiungere elementi fondamentali: ricreare il climax del testo della canzone, valorizzare gli aspetti naturalistici di Illorai e creare allo stesso tempo un orizzonte ampio di un’identità aperta e accogliente.
Omines. Testo: Sergio Era; Musica: Sergio & GianMichele Era; Arrangiamenti: Andrea Cossu; Durata: 3’44”; Produzione: Alessandra Palmas
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