Avere amici da quasi ogni parte del mondo è diventato consueto, grazie ad uno degli aspetti positivi della globalizzazione, che, come avevano preconizzato Marshall Mc Luhan e anche il nostro Franco Fortini, avrebbe davvero accorciato il mondo.
Amici veri, anche se magari ci si è incontrati di persona 1 – 2 volte in 10 anni, ma ormai i social e i cellulari colmano distanze un tempo impensabili. Di quelli che ti allargano la mente.
E così quando il mio amico indiano G, nativo del Punjab, mi ha segnalato la poesia di un poeta suo conterraneo, ho voluto tradurla dall’inglese in cui l’aveva a sua volta tradotta – il poeta in originale scrive in urdu, lingua che accomuna diversi paesi, India, Pakistan e parte dell’Iran – e conoscere contemporaneamente una autore, ancora in parte sconosciuto nel nostro paese.
Ecco i versi, spero vi piaccia come è piaciuta a me, più che altro mi ha colpita per il senso di positività verso le avversità della vita e per l’attenzione alla ricerca di se stessi….
Buona settimana dal vostro Angelo
O compagno, mio confidente, compagno di bicchiere, non essere cupo,
è vero che il tuo destino è difficile … ma non essere arrabbiato, non essere triste,
anche se ci sono rocce ad ogni passo
quando il torrente inizia il suo viaggio nulla potrà mai fermare la sua strada
Non importa quanto duramente i venti li colpiscano in forma di tempeste ,
Eppure i cuscini di nuvole flagellati dalla pioggia mai si piegano alla sconfitta
Mio compagno, mio confidente, compagno di bicchiere, non essere cupo,
è’ vero che il tuo destino è difficile … ma non essere arrabbiato, non essere triste,
Ci sono difficoltà nella via di ogni Ricerca,
Ma ogni Ricerca porta colori ai propri desideri
Migliaia di stelle e la luna vengono uccise
Poi una mattina di speranza sorride nei cieli
O compagno, mio confidente, compagno di bicchiere, non essere cupo,
è’ vero che il tuo destino è difficile , ma non essere arrabbiato, non essere triste
mai
poesia di Sahir Ludhianvi
francobollo commemorativo emesso dal governo indiano nel 2013