Poesia – Inquinato per sempre di Cristiano Torricella

Da Maclamente @liberamentenet

Vent’anni, ha vent’anni questa poesia che è anche una canzone teatrale dedicata dall’autore Cristiano Torricella all’inquinamento e alle nuove generazioni – quelle future – con la speranza di non dimenticare e di avere più cura per l’ambiente che ci cirdonda.

Nella nostra rubrica dedicata alla Poesia della domenica oggi ospitiamo i versi di Inquinato per sempre.

Inquinato per sempre (poesia-canzone teatrale)

di Cristiano Torricella

Quando ero giovane,
Dio solo lo sa,
io, mutante K13,
quando monossido di carbonio ho respirato.
A Roma caput mundi,
polveri sospese di traffico
e di impianti di riscaldamento
mi hanno quasi tolto il respiro.
Poi furono le polveri di fughe nucleari russe
sparse nell’aria a farci male, nel 1986,
quando si moriva per l’atomo.
Pometina polvere di magazzino
e venefici diesel gas di scarico
gli autocarri in partenza
immisero per lunghi anni
nel mio sangue rosso di pendolare.
Andavo la’, dalla Pontina verso l’Eur,
a regalarmi soffi di ciminiere velenose
che bruciavano carniccio e mucche pazze,
per farne dentifrici e saponi,
con grande irritazione dei miei polmoni.
Un satellite cosmico pubblicitario
tossiva in alto sulle geodetiche
le solite menzogne delle televisioni:
“non c’è assolutamente pericolo,
l’inquinamento fa bene,
fumate questa morte col sorriso”
e mentre dalla radio Frank Zappa
scandiva con i suoi lancinanti assoli
il baldanzoso ingresso nelle giovani menti
delle elettriche pagine di cultura
di Fromm e Popper e Castaneda
voi uccidevate senza tregua
i polmoni del mondo,
per creare profitto e nuovi allergici
e vendere i vostri vaccini ad oltranza.
Giovani d’oggi, non dimenticate!

La maggior parte dei suoi testi teatrali ed ogni altra utile informazione sull’autore Cristiano Torricella le trovate qui: Cristiano Torricella.


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