La mia mano
sai che è fatta di pane
eppure non la mordi,
non ne hai bisogno;
ti accontenti del respiro,
del fiato che mi rimane;
e io, che odori di cometa
nemmeno me ne accorgo
perché ho lasciato gli occhi
a un bambino che mi assomigliava,
e neanche il naso
mi funziona molto bene.
Come vedi,
non c’è da meravigliarsi
se ora sbatto contro i tuoi occhi:
è che mi sembra di essere
in una corsia d’ospedale
quando nasce un bambino.