Io sono la strega
in ginocchio sulla terra,
come le donne devote
pregano fino a Gerusalemme.
Io sono la vestaglia d’inverno,
tuoni e lampi bussano sui vetri
della notte.
Io sono la regina
della strada confusa,
che attraversa le foreste
in fiamme,
il fumo copre le scarpe.
Sarei davvero la suicida
che si getta dal ponte,
la piccola soffitta dove riponi
bauli antichi.
Il cammino è acre,
la strada si ricopre di sassi,
la polvere è pesante,
com’è lontano ancora
il mio soldato,
non può che essere
ancora più in là.