Magazine Lifestyle

Poi ti cancellano un volo a Fiumicino.

Creato il 10 maggio 2015 da Claudiapsv @Claudia_Psv
Poi ti cancellano un volo a Fiumicino.
E che fai?
Non è che hai poi così tante scelte. Voglio dire, Fiumicino ha già preso fuoco quindi appiccare un altro incendio non mi sembra una scelta troppo saggia.
Si può piangere, però perdere la dignità così facilmente pare brutto. Già hai la faccia assonnata perchè ti sei svegliata alle 6 per prendere tutta una serie di mezzi per arrivare in tempo per il check-in. Certo, poi scopri che il volo non parte ma son dettagli.
Cosa vuoi che sia?
Uno si organizza e poi PUFF. Incendio. Fiumicino. Vueling in panico. Torni a casa.
Che fai mentre cerchi di capire se per sbaglio trovi un posto su un altro aereo? Oltre ad elencare i santi dico.
- Puoi chiamare tutti i parenti e avvisarli che alla comunione di tuo fratello non ci sarai perchè Fiumicino è svampato. Bastava accendere la tv pe' sapello.
- Puoi piangere, lo abbiamo già detto. Lo consiglio solo in caso di struccaggio, perchè oltre alla faccia assonnata aggiungere anche il panda, no. Cioè proprio non è il caso. E' tragedia anche senza le nostre facce nere e abbuficate.
- Puoi farti gli affari degli altri e provare ad indovinare, a seconda dell'abbigliamento, la loro meta.
Indovinate che ho fatto io?
La Signora davanti a me, per esempio, aveva un completo, una specie di tunica e pantalone. Immaginatevela. Capelli bordeaux perfettamente messi in piega (alle 8 del mattino), questo completo di lino color vinaccia, collane su collane, qualche altra collana e tantissimi bracciali, occhiali da sole - si, dentro l'aeroporto - e trucco come mai nella vita. Tipo che le labbra le erano diventate il triplo.
Insomma, una signora sobria. Girava per il terminal con l'indice alzato, aspettando qualcuno che ad un certo punto avrebbe dovuto fermarsi e chiederle "Signora, ha bisogno?".
Una così, dove poteva andare secondo voi?
- Si, qual è il prossimo volo per Marrakesh?
Appunto.
Alle mie spalle, invece, due in cerca di un qualsiasi mezzo che li portasse a Valencia.
Qualsiasi.
Lei, biondina, molto pallida, occhi chiari, vestiti pastello. Una tipa un po' slavata, ecco. Non un filo di trucco, non un'unghia laccata. La così detta "acqua e sapone".
Lui rideva. Rideva che non la finiva più. Il contrario di lei. Scuro di capelli, scuro di carnagione, scuro di occhi. Scuro. Una chiara, uno scuro. Ringo Pipol.
Lei, con i pantaloni di velluto a costine e il maglioncino in finto misto qualcosa; lui con felpa e jeans scuro, non sia mai si riconoscesse qualcosa. Scuro su scuro. Coppia di amici viaggiante.
Lui vuole viaggiare comodo ed è già rassegnato ad andare a casa, lei vuole un aereo.
- "Facciamo scalo a Barcellona!"
- "Ma noi dobbiamo andare a Valencia"
- "Vabbè ne partirà qualcuno per Madrid"
- "VALENCIA!".
- "E se facciamo uno scalo a Milano?"
- "..."
Davanti ho una ragazza che piange, affranta, piegata sulle valigie. Il fidanzato, suppongo, la guarda e sorride quasi intenerito. Lei piange, lui sorride. Lei lo guarda e piange, lui la guarda e sorride. Ok.
A quanto pare lei è la testimone della sposa, la sposa sta a Montenegro e camminerà all'altare in serata.
Poca cosa in confronto a me.
"Claudia? La comunione di tuo fratello. DEVI VENIRE!"
Si, il volo non c'è. Vorrei avere un paio d'ali io, ma nisba.
"Claudia? Trova un altro modo"
Eh, non lo so pilotare un aereo. Volentieri davvero.
"Traghetto! Pullman! TRENO".
E io che pensavo a prendere una corriera.
Com'ero vestita io? Jeans e maglietta H&M condite con paio di ballerine e borsone comprato dai cinesi. Una vera fashion bloggAH No.

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :