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Poiché tu, o Comune, dalla nubilosa fossa della Chiacchiera risorgesti

Creato il 23 dicembre 2014 da Cremonademocratica @paolozignani

Oggi in consiglio comunale si potevano sentire persino gli assoli delle trombe d'Eustachio: il brusio subribollente sogghignante audioanarchia dell'era Perri, quell'efflorescenza di torbide creature dell'inconscio sonoro annerite dal fumo del chiacchiericcio che sommergeva in un chaosso di elocuzioni aggrovigliate, abortite ma incestuose al fin del Verbo procreato Triumphans, quel tintinnar sordo, quello scontro di vellutate sciabole dalla vox bisbigliosa, quel disfidarsi a vicenda e fuggire dal silenzio tombato siccome dal palcoscenico del Pubblico Dichiarare, se non quel commentar scherzando satirescho chattando judicii, quell'indiavolarsi del Profondo mareggiar del parlottio, sì, vieppiù affogò emettendo bolle imbavagliate. Trasformate in ingranaggi della macchina della disciplina, le intenzioni di movimentar nell'aria fluenti onde sonore in italico sermone si attuano così in stampati nella mente significati per l'uditore deliziato dal chiaro teutonico konzert, chi al consiglio comunale di oggi voleva .... almeno poter ascoltare germinando in anacoluto interiori riflesse riflessioni. Risorgono perciò rosee le orecchie un dì torturate dall'inquinamento acustico di sala dei Quadri amministrativi oggidì apparuta risanata sanza diffide del settore Ambiente della Provincia. La voce del consigliere comunale Odisseo Chicchessia può salire ora dunque sul trampolino dell'Intervento senza precipitare in un'inondazione pozzangherosa di chiacchiere.


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