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Point break e… cavalcare l’onda dei mercati, un esercizio per te!

Creato il 17 febbraio 2012 da Investiresemplice

Questa settimana, introduco un tema tanto stimolante, quanto complesso (e non complicato!) che, per come lo intendo io, è da considerarsi a tutti gli effetti adeguato alla linea di questo blog. Sto parlando del trading in azioni (o ETF) :twisted:

Spesso quando uso questo termine con i miei clienti, spiego loro che per trading io intendo, l’attività di investimento in tutte quelle opportunità che il mercato offre “ciclicamente”, derivanti da situazioni “particolari” dello scenario macro-economico. Ne sono un esempio, l’oro, l’argento, le materie prime agricole schizzate alle stelle negli ultimi 18 mesi. Lo sono le nuove energie, il bund tedesco, la situazione dei BTP degli ultimi mesi. Sono anomalie del mercato “buone” che, con una strategia ben chiara, posso offrire opportunità di guadagno importanti.

Qua è doverosa anche un’altra precisazione, tutt’altro che scontata:

1) il trading di cui sto parlando, va a completare e non sostituire, la normale attività di pianificazione finanziaria, di cui abbiamo già parlato. Ti ricordo che riguarda la parte del patrimonio “satellite” (di norma pari al 10-20% del patrimonio di almeno € 100.000, complessivi). Non solo è  possibile ma è assolutamente corretto.

2) l’obiettivo di rendimento è più elevato della parte “investing” di cui sopra. Direi dal 10% in “su”.

3) è rischiosa.

8O
Richiede quindi una strategia ed esperienza adeguata. Assumiti il rischio se vuoi ripetere a casa tua le immagini che sto per trasmettere
:lol:

Dopo la grande ondata di maltempo di quest’ultimo periodo, la voglia di “estate” e di sole è veramente tanta

:)

Inoltre, considerato l’argomento che tra poco tratteremo, il mare, l’estate e le

Point break e… cavalcare l’onda dei mercati, un esercizio per te!
“onde”, mi hanno fatto venire in mente un film “cult” per la mia generazione: Point break – punto di rottura. Una pellicola del 1991 con Patrick Swayze e Keanu Reevs che narra di una banda di rapinatori guidata dal leader biondo Swayze, in cui si è infiltrato il poliziotto Reevs. Una storia piuttosto “normale” ma che viene resa estremamente affascinante dalle scene d’azione molto spettacolari, e dall’atmosfera del mondo dei surfisti che sono sempre in attesa dell’onda “perfetta”, di cui tutto il film è pervaso

Torniamo alla nostre, di “onde”. Molto spesso, per non dire quasi sempre, quando incontro un cliente che fa trading, gli chiedo che strategia usi, quali sono le valutazioni che fa, il “settaggio mentale” con cui arriva ad acquistare o vendere un dato titolo. La risposta più frequente, per non dire, quasi “unica” è:”…secondo me l’azione XXX salirà perché è arrivata fino a YYY…” oppure “…io ci credo…e mi sento che…” e così via. Pura “speranza” insomma, dico io

8)

Intendiamoci, una persona decide di fare ciò che vuole dei propri risparmi, ma direi che affidarsi in toto a delle opinioni, magari anche fondate sul buon senso, può essere veramente molto rischioso. Come puntare al casinò sul rosso o il nero.

Oggi ti darò due regole/tecniche di massima per farti un minimo di metodo. ok?

1) L’analisi più importante, e la prima che devi effettuare, è in quale fase del mercato ti trovi. Questo perché le fasi del mercato sono cicliche e si ripetono, sono un pò come le “4 stagioni climatiche” insomma. Anche nella loro imprevedibilità di breve periodo, confermano la loro “affidabilità” nel lungo termine. Per fare questo guarda l’immagine qui sotto:

Point break e… cavalcare l’onda dei mercati, un esercizio per te!
Proprio come le stagioni, anche le fasi del mercato sono 4: la fase 1 è quella di Depressione o “movimento laterale” con cui sarebbe dovuto in realtà iniziare il grafico. E’ il mercato più difficile perché si muove in orizzontale: non va ne su ne giù. Gli indici salgono magari per qualche giorno, per poi tornare a scendere agli stessi prezzi nei giorni seguenti. Qui, per i più esperti e spericolati “serfisti”, si può operare con il trading in giornata o day trading. Come direbbe Renato Pozzetto: moooolto pericoloso!

Fase 2. Fase di espansione e di recupero. E’ quella dove opero io. Dove cerco di comprare e, in molti casi, di accumulare. Qui ti svelo una terza regola (in realtà ce ne sono tante altre), che vale “oro“: non cerco mai di entrare prima che inizi la fase di espansione, quando faccio trading. Non entro quasi mai in fase 1, per usare i termini che ti sto illustrando. Questo perché voglio essere sicuro che il trend in rialzo sia inziato. Ci sto a lasciare un pò di guadagno per strada, ma voglio essere sicuro, di salire sul “treno” quando questo è appena partito

8)
In questa fase, i dati macro economici sono in costante miglioramento, il telegiornale da “solo” notizie buone,  e i grafici dei titoli iniziano a ritornare all’insù…

Fase 3. Picco. In realtà assomiglia molto a quale fase? alla fase 1. C’è euforia, gli ingordi continuano ad accumulare, il “parco buoi” inzia ad “entrare” per non sentirsi tagliato fuori  da questa “slot-money-machine” e quindi inizia ad investire. I mercati però, iniziano a muoversi  in orizzontale, con oscillazioni più ampie della fase 1. Gli indicatori di mercato, evidenziano iperproduzione, inflazione, Pil stabili/in riduzione ecc.). Qui io di norma non faccio ancora nulla.

Fase 4

:roll:
Si va giùùùùùùù! Recessione/Contrazione. Qui, nel trading, con l’aiuto degli stop-loss “esco” dall’investimento (tra poco ti spiego cosa sono). Qualcuno potrebbe pensare: perché non uscire nella fase 3? perché non posso sapere se siamo in fase 4, fino a quando questa non è iniziata
:)

Sembra tutto facile quindi? purtroppo questo che ti ho spiegato è solo uno strumento che non elimina completamente i rischi, ne le valutazioni soggettive, del trading. Tuttavia è un validissimo modo per evitare “equivoci” madornali e perdite molto, molto dolorose!!!

Veniamo alla regola n. 2. Intanto che impari a leggere i grafici e se vuoi continuare ad operare a “sensazione”, cosa che ti ri-sconsiglio un’altra volta per essere sicuro che tu abbia capito bene, almeno usa gli stop-loss!!!. Tradotto: i ferma-perdita

:lol:

Cosa sono? semplice: una volta che hai acquistato il tuo titolo, subito dopo (!) inserisci un ordine di vendita del titolo, con validità per tutta la settimana di borsa, con un limite di prezzo fissato calcolando la percentuale massima di perdita che sei disposto a tollerare.

Ti faccio un esempio: se ho comprato n. 20 ETF che investono sul BUND tedesco a 70 € l’uno, ho investito 1.400€ complessivi. Supponiamo che io non voglia perdere più di 280€ (il 20%). Andrò ad inserire un ordine di vendita “permanente” a 56 € per i miei 20 ETF. Se il titolo dovesse scendere, fino a 56,05€ non succede nulla e così do modo al titolo anche di recuperare, se inverte la tendenza. Tuttavia, una volta “toccato” il “pavimento” sotto il quale non sono disposto a “sprofondare” di 56€, la mia banca (con l’home banking mi raccomando!), mi vende in automatico la posizione. Non fare, come i principianti che lasciano cadere in “picchiata” le proprie posizioni con la “speranza” che recuperi. Quindi meglio perdere un dito, se succede, che tutto il braccio!!!

:)
  Questo anche perché con le operazioni in guadagno, si coprono ampiamente queste perdite: se sono piccole!!!!!

Ora direi che è tutto per oggi.

E’ arrivato il momento che tu provi a prendere in mano la tua “tavola da surf” e inizi a cimentarti: ti allego il grafico delle S&P500 della borsa USA. In che fase siamo ora? non chiederti la prossima quale sarà. Adesso in questo momento quale è la fase più probabile? è facile sai?! rispondimi sotto!

Point break e… cavalcare l’onda dei mercati, un esercizio per te!

 


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