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Poker al Bernabeu. Il Barcellona umilia il Real

Creato il 21 novembre 2015 da Retrò Online Magazine @retr_online

Il Barcellona umilia il Real Madrid rifilandogli 4 gol in casa e costringendo gli uomini di Benitez ad uscire tra i meritati fischi del Bernabeu. Periodo nero per il Real Madrid

FORMAZIONI

Real Madrid (4-3-3): Navas; Danilo, Ramos, Varane, Marcelo; Rodriguez, Kroos, Modric; Bale, Benzema, Cristiano Ronaldo. Allenatore: Benitez

Barcellona (4-3-3): Bravo; Dani Alves, Mascherano, Piqué, Jordi Alba; Iniesta, Busquets, Rakitic; Sergi Roberto, Suarez, Neymar. Allenatore: Luis Enrique

Grandi erano le perplessità in merito a due giocatori: Benzema e Messi. Il primo viene schierato in campo da Benitez ma sembra chiaramente in difficoltà e fuori forma, vuoi per il rientro affrettato dall’infortunio, vuoi per i problemi giudiziari che lo vedono coinvolto nello “affaire Valbuena“. Leo invece parte dalla panchina.

REAL-BARCA, LA CRONACA

La sfida tra Real Madrid e Barcellona non è mai banale. Prima di essere una sfida calcistica è uno duello politico: il centralismo di Madrid sfida la voglia d’indipendenza della Catalogna e, mai come in questo momento, lo scontro si fa acceso. Ora che per la Catalogna l’indipendenza non è solo più un’utopia, i tifosi del Barcellona inneggiano in ogni stadio alla loro voglia di autonomia.

La partita è giustamente sentita e si accende subito; lo si capisce dalle scintille tra Ramos e Suarez dopo appena 3 minuti di gara. Il copione è fin dall’inizio molto chiaro: il Barcellona fa la partita facendo girare magistralmente la palla e cercando gli spazi opportuni, il Real Madrid cerca di ripartire velocemente in contropiede. La prima occasione è a favore degli uomini di Luis Enrique; il perfetto appoggio di Suarez viene vanificato da Neymar che tira alto, sopra la traversa. I blancos rispondono all’8′ minuto con Ronaldo che mette in area un pallone invitante, ma prontamente respinto da Bravo prima che possa finire sui piedi di Benzema. Al minuto 11′ si sblocca la partita con il gol della squadra ospite messo a segno da Suarez che insacca in fondo alla rete con un precisissimo tiro di esterno destro. Ci si aspetterebbe, dunque, una pronta reazione da parte del Real Madrid, invece non riesce a reagire e al 39′ arriva il raddoppio da parte di Neymar che scatta sulla destra, sul filo del fuorigioco e batte il non impeccabile portiere Navas. La partita potrebbe chiudersi definitivamente nel finale di primo tempo ma il 3-0 è solo rimandato.

Il Real si affida alle giocate dei singoli. Ronaldo non pervenuto.

Il secondo tempo, infatti, riprende come si era concluso. Barcellona che gestisce la palla e trova il terzo gol con il veterano Iniesta che la piazza di potenza sotto l’incrocio. Real che si fa vedere in avanti solo grazie ai contropiedi dei singoli. Il Barcellona scherza con gli avversari e aspetta fino al 73′ per segnare nuovamente. Ancora Suarez cala il poker con un delizioso pallonetto e incrementa così l’umiliazione dei padroni di casa. Al 83′ Isco si fa espellere dopo un calcione rifilato a Neymar. Questo brutto gesto dal valore punitivo viene purtroppo apprezzato dai tifosi blancos che gli dedicano una standing ovation mentre abbandona il terreno di gioco. Nel finale i blaugrana cercano la manita e soprattutto Pique, fischiato per tutta la partita, si spinge davanti per cercare di punire gli odiati rivali. Nel finale c’è gloria anche per il portiere del Barcellona. Bravo dimostra tutto il suo valore con un paio di parate formidabili e mantiene la porta inviolata.

#ClasicoFox: il @FCBarcelona sotterra 4-0 il @realmadrid. Doppietta @LuisSuarez9, gol @neymarjr e @andresiniesta8. pic.twitter.com/QiTrlf0tI1

— Sky Sport (@SkySport) 21 Novembre 2015

Un cenno lo meritano sicuramente i due più forti campioni della nostra epoca: Ronaldo e Messi. Il madrileno, inesistente per tutto il primo tempo lo si ricorda solo per una gomitata sulla nuca di Dani Alves che poteva costargli caro, ma che poi, concretamente, frutta un cartellino giallo per il terzino del barca punito per fallo tattico. Nel secondo tempo ha qualche opportunità in più ma, tra la bravura di Bravo e la sua imprecisione, non riesce a riaprire la partita. Clamoroso l’errore al 67′ quando, da solo davanti all’estremo difensore, gli calcia addosso. Per l’attuale pallone d’oro, questo è il periodo più brutto in fase realizzativa, da quando è arrivato a Madrid.

Discorso diverso va fatto per Leo Messi. La pulce che era fuori da quasi due mesi a causa di un brutto infortunio, entra al 60′ e può cosi mettere minuti nelle gambe in vista di un graduale e ragionato recupero. Non si sforza più di tanto ma pur senza il suo apporto i compagni dominano al Bernabeu e compiono un allungo decisivo in campionato.

Così, mentre ci si chiede cosa manchi al Barcellona di Luis Enrique per poterla considerare ai livelli di quella allenata in passato da Guardiola, Benitez dovrà, invece, dimostrare che, nonostante le critiche e le discussioni interne, ha ancora la situazione sotto controllo. Un 0-4 nel Clasico non è sicuramente il modo più opportuno di ricucire il rapporto con l’ambiente e, dunque, se non vuole che la situazione gli sfugga di mano, sarà necessario un cambio di rotta.

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