SCI’M Social Couture è un brand fondato da Ivano Tella e Filippo Baeli: due giovani e appassionati creativi che scelgono l’evento organizzato da A CODED WORLD, azienda che vuole rendere effettiva la promozione di talenti emergenti provenienti da tutto il mondo, per presentare la loro prima collezione “Poker Collection”.
Filippo e Ivano , ancor prima che con il loro talento, mi hanno colpita per la loro freschezza e spontaneità e questa è l’occasione giusta per saperne di più sul loro percorso. A raccontarmi in modo aperto ed immediato come nasce SCI’M Social Couture è Ivano Tella, textile designer del brand.
Ivano sono rimasta davvero colpita dalla vostra sfilata: finalmente qualcosa di nuovo ed inaspettato! Una prima collezione che sembra però già molto matura. Come nasce la vostra passione per la moda?
Oggi la moda sta diventando la parte principale della nostra vita ma non è sempre stato così. Io lavoro ancora full time come Art Director di un’agenzia di pubblicità a Brescia Mentre Filippo è responsabile di una boutique uomo specializzata in camicie su misura. Essendo figlio e nipote di sarte, Filippo ha sempre respirato e amato la moda mentre io no: per me la moda era quanto di più lontano potesse esserci dal mio mondo!
Direi che per essere qualcosa di molto lontano l’hai fatta molto tua! Come hai scoperto il tuo talento come Textile designer?
Mi sono avvicinato alla moda per gioco. Nel 2012 trovai online un concorso per disegnare una cravatta per Hermes ed essendo io grafico ho pensato: disegnare su carta o su stoffa sarà la stessa cosa? Ho voluto provare e indovina? In quel concorso sono arrivato tra i finalisti! Ero davvero galvanizzato e così ne ho cercati altri iniziando a collezionare vittorie su vittorie a tutti i concorsi cui prendevo parte: da Berlino a Londra fino a San Francisco.
Da dove parti per realizzare i tuoi disegni?
Essendo figlio di insegnanti ho una mentalità più pragmatica che artistica. Le mie grafiche sono sempre frutto di un pensiero quasi matematico in cui tutto deve funzionare come una macchina.
So che anche Filippo ha avuto un percorso simile al tuo.
Pur essendo nato e cresciuto in una famiglia di sarti, Filippo è un fashion designer autodidatta che attinge da una lunga esperienza nella realtà dell’abito su misura e dalla sua passione per il “capo sartoriale”. Nel novembre 2013 il suo primo abito di ispirazione hippy-chic ha avuto l’onore di essere selezionato per una campagna pubblicitaria del marchio Canti Italian Wine Style presso i magazzini Harrods di Londra.
Immagino che mettere insieme le forze e creare qualcosa di vostro sia stata una naturale conseguenza.
Esattamente. Con Filippo poi ci siam detti: perché disegnare per altri? Così abbiamo pensato di partire con una piccola produzione di foulard tutti rigorosamente in seta 100% made in Italy e abbiamo fondato SCI’M Social Couture. Ma ogni giorno che passava vedevo Filippo disegnare abiti con figurini in cui venivano impiegati i miei tessuti. Lì è stato colpo di fulmine e abbiamo deciso: facciamo qualche abito!
Una scelta che a qualcuno sarebbe potuta sembrare un azzardo e che invece vi ha premiato. Come finanziate il vostro progetto?
Ovviamente una collezione di abiti, in termini economici, è impegnativa soprattutto per chi come noi ha deciso di rifiutare prestiti o altro. E’ per questo che oggi i fondi da investire in SCI’M li troviamo partecipando a concorsi e stringendo collaborazioni con aziende estere. La cosa che più desideriamo è di poter mantenere la nostra indipendenza e restare completamente padroni del nostro progetto.
La collezione che ha sfilato stasera è caratterizzata dal black&white e da color pieni come giallo, rosso, blu e verde. Raccontami la vostra ispirazione e per chi l’avete pensata.
La nostra collezione prende ispirazione dalle carte da gioco francesi e trova la sua unicità nell’ideazione di stampe forti e d’impatto così come nei tagli che sono ispirati alle silhouette dei quattro semi delle carte da poker. Abbiamo voluto spaziare da evocazioni vintage alla destrutturazione del capo sartoriale a vantaggio di un outfit sempre reinventabile. I nostri capi infatti sono trasversali e si prestano a diverse interpretazioni molto personali. Gli abiti grafici e dalle linee essenziali sono pensati per abbracciare un target prettamente femminile, che ama la moda e non ha paura di uscire dagli schemi. Abbiamo voluto realizzare una collezione preziosa: per questo abbiamo utilizzato tessuti come seta declinata in Cadì, Mikado, Twill e Crepe de chine.
Realizzare i propri sogni è quanto di più bello ci possa essere anche se immagino che l’impegno sia davvero tanto.
In pratica oggi la mia vita è questa: otto ore in ufficio, doccia, cena e poi la trasformazione notturna in textile designer. Questo per me è il momento dell’ispirazione: disegno fino a notte fonda tessuti per il mio brand e per quelli di altri ma la mattina mi alzo felice.
Alessia